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ROMA / 03-08-2011
CACCIA, LEGAMBIENTE LAZIO FURIOSA / Calendario venatorio vergognoso. Nessuna attenzione all'ambiente
CACCIA, LEGAMBIENTE LAZIO FURIOSA, calendario venatorio vergognoso. Nessuna tutela dell'ambiente. Ultime notizie Roma - “Ma quale tutela e rispetto dell'ambiente, con il nuovo calendario venatorio la Regione ha tenuto solo conto delle eccessive richieste dei cacciatori con un'infinità di assurde deroghe -ha affermato Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio, a proposito del calendario venatorio diffuso questa mattina dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Lazio-. Va bene che è un organo consultivo, ma nelle riunioni del comitato tecnico faunistico abbiamo solo perso tempo altro che concertato, il dialogo è stato sempre su un livello molto basso e poi l'Assessore ha deciso accogliendo in tutto e per tutto le richieste del mondo venatorio.”
Nel calendario il periodo di caccia, rispetto all'anno scorso, è stato prolungato: nel 2011/2012 si potrà cacciare dal 18 settembre al 30 gennaio, con ben 10 giorni in più rispetto all'anno scorso.Ciò significa che specie come i tordi, la beccaccia e la starna -quest'ultima tra l'altro praticamente estinta nella nostra regione- potranno essere cacciate fino al 30 gennaio, anziché fino al 20 gennaio come consigliato dall'ISPRA e chiesto da Legambiente, e come inizialmente previsto dal calendario venatorio dello scorso anno. Il parere dell'ISPRA poi è stato totalmente bypassatoanche a proposito dell'addestramento dei cani: laddove si definiva “prematura” l'apertura al 28 agosto, è stato deciso di aprire il periodo di addestramento proprio dal 28 agosto.
“Viene messo a serio rischio il naturale ciclo di riproduzione di specie come i tordi, che arrivano nel nostro paese proprio a fine gennaio -ha concluso Avenali-. Il calendario approvato mette assieme le numerose deroghe decise in corsa lo scorso anno, in barba alle osservazioni e richieste della Legambiente, ai pareri dell'ISPRA e pure, politicamente ancor più grave, al lavoro svolto nel tavolo nazionale della Conferenza Stato-Regioni che aveva visto la partecipazione di diversi soggetti che erano riusciti ad arrivare ad un punto di condivisione. È difficile dialogare in questo modo, dalla Regione ci saremmo attesi maggiore attenzione ed equilibrio, piuttosto che prestare solo “la massima attenzione alle esigenze del mondo venatorio”. A questo punto, valuteremo se ci sono gli estremi per agire per vie legali.
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Commenti |
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Invito tutti gli amici cacciatori, a denunciare alle autorita´ coloro che infastidiscono e disturbano durante l´esercizio venatorio regolare di persone che rispettano le norme e la legge, come molte volte e´ capitato e sta avvenendo sempre con piu´ prepotenza da parte di gente che si dichiara animalista .RICORDO A TUTTI COLORO CHE CONTINUANO AD INFASTIDIRE I CACCIATORI DURANTE LE BATTUTE , CHE LA CACCIA E´ PERMESSA DALLA LEGGE ITALIANA E LA PROSSIMA VOLTA SARETE DENUNCIATI ALLE AUTORITA´. |
commento inviato il 03/08/2011 alle 0:38 da Cacciatore onesto e rispettoso della legge |
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Invito tutti i non-cacciatori a cominciare a lanciare sassi quando sarete svegliati alle 5 di mattino da ridicole e assurde schioppettate Ricordo che tirare sassi è consentito dalla normativa italiana e se c´è qualche mentecatto nascosto dietro ad un cespuglio ... bhè ... tanto peggio per lui I tempi delle scorribande primitive dovrebbero essere terminati qualche migliaio di anni fa ... se ci sono ancora cavernicoli che non lo hanno capito che se ne tornino pure nelle grotte di Lascaux anziché infestare le campagne dei paesi civili |
commento inviato il 03/08/2011 alle 7:35 da Franco |
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Finocchietto |
commento inviato il 04/08/2011 alle 8:29 da Lamos |
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Nel leggere il testo della sig.ra Avenali rimango stupito da quanta e quale ignoranza regni in soggetti che equiparano la starna (stanziale) al tordo ed alla beccaccia (migratori). La scorsa stagione, come ormai da tempo immemore, la caccia alla selvaggina stanziale si è chiusa il 31 di dicembre. Non capisco pertanto quale ulteriore danno subirebbero le starne, reperibili peraltro ormai solo nelle Aziende faunistiche venatorie e quindi allevate, dal nuovo calendario. Non capirò mai inoltre le incredibili limitazioni al periodo di addestramento dei cani, che escludendo naturalmente i vari periodi di cova, servirebbero, semmai, a rendere più astuti i selvatici, che, ormai sempre più spesso diventano preda delle volpi sempre più numerose. La mia conclusione pertanto è che ormai le diatribe tra caccia si e caccia no servono solo per giochi politici e di interesse tra le varie associazioni per salvare le proprie poltrone. |
commento inviato il 06/08/2011 alle 9:04 da dante |
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