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VITERBO / 08-08-2011
INVALIDITA', QUANDO LA CRISI NON FA DISTINZIONI / un vero invalido totale vittima della morsa dei tagli sanità
INVALIDITA', QUANDO LA CRISI NON FA DISTINZIONI. un vero invalido totale vittima della morsa dei tagli sanità. Ultime notizie Tuscia, Viterbo - Sono uno dei tanti cittadini che hanno usufruito (e dovrebbe ancora usufruire) della pensione di invalidità, su cui giustamente, il governo e l’Istituto di Previdenza stanno controllando per i casi di falsità. Nel Novembre 2008 mi è stata diagnosticata una forma acuta di Leucemia con ricovero immediato a Belcolle, che l’équipe del Dott. Montanaro prima a Viterbo e quella della Prof.ssa Sica al Gemelli di Roma poi, sono riuscite a salvarmi, grazie a Dio e grazie al tempestivo intervento, fatto di cure e terapie prolungate nel tempo. Ma anche con conseguenze fisiche che sto ancora cercando di recuperare.
Mi viene giustamente concessa l’invalidità totale con “accompagno” per i primi 2 anni (Gennaio 2009-Gennaio 2011) e a Febbraio 2011 mi ripresento per il rinnovo della certificazione medica alla ASL VT 4. Mi viene rinnovata l’invalidità totale ma giustamente non mi viene più concesso l’accompagno, grazie alle ottime cure che sto seguendo, ma di cui ho ancora bisogno, compreso il continuo monitoraggio ematico.
Nell’aprile del 2010, ancora in piena terapia farmacologica domiciliare ho la “bella” idea di chiedere una visita medica per rinnovare l’iscrizione al Collocamento mirato dove già sono iscritto (invalido al 46%), ma avendo ora l’invalidità al 100%, devo aggiornare la mia posizione e perché no, sperare anche in un posto di lavoro adeguato alle mie competenze.
Il medico che mi vede mi fa presente che la visita (da me richiesta) mi darebbe “la zappa sui piedi” perché “in queste condizioni fisiche non avrei più diritto all’accompagno”….!!! Gli faccio presente che il mio stato di salute è sicuramente migliorato, ma sto assumendo ancora farmaci oncologici con le relative conseguenze fisiche e i continui controlli ematici settimanali, per cui, ad esempio, non sono ancora abile al 100% sul lavoro.
Ho ripreso un po’ di attività lavorativa (ho piccole collaborazioni a progetto) ma è davvero poca cosa….giusto per riprendermi anche socialmente, dopo i ricoveri in ospedale! Il medico mi “consiglia” di produrre una relazione oncologica dei medici che mi stanno ancora curando e mi dice che lascia in sospeso il giudizio. Quindi mi procuro la relazione appena possibile e la presento.
A distanza di più di un anno e senza altre comunicazioni prima, in questo Giugno 2011, ricevo una comunicazione ufficiale dall’INPS in cui mi si richiedono indietro più di 5.000 euro per aver usufruito del beneficio economico dell’accompagno, dal periodo, guarda caso, Aprile 2010/Gennaio 2011, affermando che ad Aprile 2010, mi hanno chiamato a visita per accertamento….!!! Il mio disappunto è notevole, anche perché a seguito di questa Loro decisione, mi vengono bloccati intanto, gli arretrati della semplice pensione che mi spetta (quei “miseri” 250 euro circa) e per cui, non posso neanche contare su quei quattro soldi che mi avrebbero aiutato un pochino, affinché riprenderò spero, a lavorare un po’ di più….
Il Patronato che mi sta seguendo in questa situazione mi conferma che la tendenza ormai, è quella di “tagliare” il più possibile, a discapito però, anche di chi ha diritti legittimi da conservare, come se poche centinaia di euro riescono a risanare tutti i bilanci! Il governo ora chiede ancora altri tagli alla Sanità pubblica regionale, perché quel che ha fatto fin’ora la Polverini non basta (come se la Sanità regionale non fosse già ridotta all’osso…). Le responsabilità sono però di TUTTI, le Amministrazioni, i medici che hanno elargito le false pensioni e la solita mentalità del “saper fregare il prossimo” meglio degli altri, tipica della nostra amata Italia…
E’ giusto far pagare chi ha sbagliato e tutti i controlli, a mio avviso sono necessari, ma è possibile che per risollevare tutti i mali della cosa pubblica, devono pagare sempre e incredibilmente ancora, solo gli onesti?
E allora come cantava Giorgio Gaber in una sua famosissima canzone, devo chiedermi ancora se, “Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono”……!!!
“Buon Ferragosto a tutti”, in particolare a chi godrà dei soliti privilegi, mentre noi comuni mortali, dovremmo solo subire…..Ma sono convinto che tutto questo cambierà!
Alessandro Castelli
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