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ROMA (RM) / 02-09-2011

CRISI, ITALIA: I NUMERI RETRIBUZIONI / Secondo l'Istat retribuzioni ancora ferme a luglio, crisi non arresta

Cresce il divario tra gli stipendi di dirigenti e operai, l'inflazione supera di gran lunga i lievi aumenti sulle retribuzioni



Sconfortanti gli ultimi dati Istat relativi a costo del lavoro, aumenti delle retribuzioni e costo della vita e del lavoro. Le retribuzioni contrattuali orarie subiscono a luglio una crescita nulla rispetto allo scorso giugno, rimanendo ferme nella comparazione mensile mentre in quella annuale sono cresciute dell'1,7% rispetto a Luglio 2010. L'inflazione che vola al 2,8% attestando i prezzi al consumo in una posizione comunque più alta rispetto al rialzo tendenziale delle retribuzioni nella comparazione annua.

I settori che presentano gli aumenti maggiori sono quelli dell'esercito e della difesa (+3,7%), delle forze dell'ordine (+3,5%) e dei Vigili del Fuoco (3,1%). Variazioni nulle si registrano invece per i ministeri, le scuole, le regioni e le autonomie locali e il servizio sanitario nazionale, dal momento che risultano bloccati fino al 2012 i contratti, anche scaduti, di tutti i dipendenti della pubblica amministrazione. La forbice tra lo stipendio medio di un dirigente e quello di un operaio si attesta a 356 euro.

La nota dell'Istat sottolinea anche come a luglio 2011, i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 66,8% degli occupati dipendenti e al 61,6% del monte retributivo osservato. Per quanto riguarda i contratti monitorati sono state siglate due intese riguardanti rispettivamente i dipendenti delle aziende municipalizzate addetto al servizio di smaltimento dei rifiuti e i giornalisti. A fine luglio i dipendenti in attesa di rinnovo sono il 33,2% ossia 4,3 milioni di lavoratori. La media di attesa in Italia per il rinnovo di un contratto collettivo scaduto è di 19,4 mesi. Sono attualmente in attesa di rinnovo del contratto 32 categorie professionali, mentre sono ancora in vigore 46 contratti collettivi che regolano il trattamento economico di 8,7 milioni di dipendenti.

Il mercato dell'auto segna una lieve ripresa mentre la disoccupazione rimane stabile.



S.C.

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