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ROMA / 08-09-2011
MANOVRA ECONOMICA, AUMENTANO SCONTENTI / Disappunto fra sindacati e opposizioni per la manovra economica
Cisl e Uil si risvegliano dal grande sonno, bocciato a tutto campo il ricorso alla fiducia. Ancora preoccupanti rilievi dall'estero
Dopo la grande partecipazione allo Sciopero Generale di ieri, 6 Settembre, Cgil continua il suo attacco a testa bassa al governo e, riguardo alle più recenti misure della manovra economica bis, che saranno introdotte con un maxi emendamento al Senato e sulle quali sarà posto il voto di fiducia, nota con il segretario Camusso come "le novità confermano, anzi rafforzano, l'iniquità di una manovra sbagliata". Contrari all'aumento dell'IVA e all'innalzamento dell'età pensionabile delle donne impiegate nel settore privato anche Bonanni e Angeletti di Cisl e Uil, mentre Confindustria plaude alla nuove misure che vanno a rafforzare l'efficacia della manovra e "auspica che il decreto venga approvato rapidamente e che subito dopo si possa aprire una nuova stagione per procedere speditamente verso l'obiettivo del risanamento strutturale della finanza pubblica e varare le indispensabili misure per la crescita".
Dall'opposizione arriva immediate le chiose di Bersani che segnala come il ricorso alla fiducia aumenti l'iniquità della manovra. Per il leader Pd, il governo che inizialmente aveva promesso di non mettere la fiducia per consentire il dibattito e il contributo da parte di tutti, cambia ancora una volta le carte in tavola e continui a mentire: "Chi ci dice che l'opposizione deve dare il proprio responsabile contributo guardi finalmente l'operato del governo e tiri le sue conclusioni. Nessuna proposta dell'opposizione tesa a mettere equita' nel carico della manovra e' stata accolta, cosi' come testardamente il governo ha voluto insistere nell'inutile e scriteriata proposizione dell'articolo 8. A questo punto ciascuno si assuma le proprie responsabilita" Anche per il leader Idv Antonio Di Pietro, il ricorso alla fiducia è solo un "atto di vigliaccheria" attuato da un esecutivo che "non ha più niente da dire e da dare al Paese".
Preoccupanti i rilievi alla Manovra e al governo italiano arrivati dall'estero. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi che segnalavano il paragone tra Italia e Grecia fatto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, nuovi attacchi anche dalla Spagna che, con il portavoce del governo spagnolo Jose Blanco, intervistato da Telecinco, punta il dito contro Italia e Grecia, colpevoli di non rispettare i loro impegni di riduzione del deficit. "Siamo molto preoccupati perche' qualche paese sta rattoppando in modo approssimativo e non sta centrando gli obiettivi di bilancio". In particolare in Italia, ha spiegato Blanco, le recenti modifiche della manovra sono state un passo indietro nella riduzione della spesa e ciò "sta avendo un impatto sui mercati del nostro debito".
S.C.
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