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ROMA (RM) / 09-09-2011
ROBIN TAX SULLE ENERGIE RINNOVABILI / Tagli degli incentivi del 30 percento, aggravi per produttori energia pulita
WWF Italia eLegambiente bocciano la manovra: effetti non solo depressivi ma anche recessivi nel settore ambientale
Nata da un'idea di Giulio Tremonti, la Robin Tax è imaggiorazione dell'aliquota IRES introdotta come misura etica per tassare gli enormi profitti dei petrolieri e degli speculatori, accusati dei prezzi record del petrolio e della benzina raggiunti nel corso di quell'anno. In pratica, la tassa consisteva in un prelievo una tantum sugli utili che i petrolieri, le banche e le assicurazioni hanno guadagnato dall’aumento del costo del petrolio, con la speculazione sui prezzi delle scorte petrolifere.
A tre anni dalla nascita della misura fiscale, la "versione 4.0" della Manovra Economica 2011, appena approvata dal Senato, estende la norma, nata per le società energetiche, anche alle società produttrici di energie rinnovabili, con grande disappunto di WWF Italia e Legambiente. La misura è anche un palese non senso perchè le società a cui sono imposti dei pagamenti maggiori, ricevono anche degli incentivi da parte dello Stato e, oltre tutto, non tiene conto degli obiettivi europei su clima e energia.
La manovra piuttosto che calcare la mano sul settore fiscale, avrebbe dovuto introdurre "norme più efficaci per il rilancio dell'economia", come indicato dal Presidente GIorgio Napolitano, mentre appare incomprensibile che non siano state difese dai tagli e stabilizzate le detrazioni del 55% per l'efficienza energetica degli edifici e del 36% per gli interventi di restauro e ristrutturazione delle case che, in questi ultimi anni, sono state le uniche misure strutturali adottate in favore di un settore in grave crisi. L'agevolazione sugli interventi di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione degli edifici rimane in fino al 31 dicembre 2012, mentre quella per il risparmio energetico fino al 31 dicembre 2011, anche se, soprattutto quest'ultima avrebbe dovuto essere mantenuta perchè consequenziale al Secondo piano per l'efficienza energetica che il Governo ha presentato recentemente in sede europea, e che considera necessari gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.
In questo modo l'unico risultato che si raggiungerà sarà spianare la strada alle nuove edificazioni che comportano un maggior consumo di suolo e quindi maggiori impatti sul territorio. La manovra di agosto va anche a riconfermare scellerati provvedimenti già contenuti nella finanziaria di Luglio come il via libera a un'edilizia selvaggia, con l'introduzione del silenzio-assenso per le operazioni edilizie più complesse e il conseguente pericolo di portare nel territorio interventi disorganici che andranno ad aggravere il rischio idrogeologico e ad allargare le maglie all'abusivismo. immutata anche la preoccupazione per proposta di luglio di costituire fondi d'investimento immobiliari per valorizzare o dismettere il patrimonio immobiliare di Regioni, Province e Comuni, così come l'ipotesidi sospendere gli abbattimenti delle costruzioni abusive in Campania.
Simone Casavecchia
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