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VENEZIA (VE) / 12-09-2011
FESTIVAL DI VENEZIA 2011, VINCITORI / Vince Sokurov, premiato anche Crialese al Festival di Venezia
Chiuso il sipario sulla 68a Mostra d'Arte Cinematografica con la vittoria del maestro russo che rilegge il Faust
Festival di Venezia 2011, i vincitori, ultime notizie - Leone d'oro al russo Alexander Sokurov, superfavorito del Festival, che rilegge uno dei grandi miti europei, quello del "Faust", in un'opera monumentale e grottesca che va considerata come l'ultima parte di una tetralogia cinematografica sulla natura del potere. La pellicola con Johannes Zeiler, Anton Adasinskiy, Isolda Dychauk e Hanna Schygulla è riuscita mettere perfettamente d'accordo, con un voto unanime, la giuria composta da Darren Aronofsky, che la presiedeva e da Eija-Liisa Ahtila, David Byrne, Todd Haynes, insieme agli italiani Mario Martone, Alba Rohrwacher e da Andre' Techine'.
Coraggiosa scelta per il leone d'argento, assegnato al cinese Shangjun Cai per "People mountain people sea", pellicola che ha intorno a sè una storia affascinante, poichè sembra che il regista abbia raggiunto il Lido con copia diversa da quella a cui le autorità cinesi avrebbero ripetutamente rifiutato il visto censura, nonostante i vari cambiamenti portati. La grande motivazione della Repubblica Popolare era dettata dalla tematica del film: la storia di una vendetta che si svolge in una delle tante miniere 'clandestine', ma del tutto conosciute in cui il lavoro si svolge in totale schiavitù.
Premio alla carriera assegnato a Marco Bellocchio e Coppa Volpi per Michael Fassbender che ha ricevuto grande apprezzamento per la sua interpretazione di un'inedito Jung, in bilico tra la dipendenza dal sesso e la redenzione in "A dangerous method" di Cronenberg. Del tutto meritata anche la Coppa Volpi al femminile, assegnata a Deanie Yip, protagonsita di "A simple life", dove interpreta il ruolo di una donna di servizio che dopo sessant'anni presso una famiglia si guadagna una digitosa assistenza in vecchiaia.
Italia protagonista anche nel Gran Premio della Giuria assegnato a "Terraferma" di Emanuele Crialese, apprezzato da molti giornalisti stranieri per aver approcciato un argomento forte come quello dell'emigrazione e arrivato al podio probabilmente grazie all'autorevolezza e al carattere dei giurati italiani che hanno saputo orientare una giuria che quest'anno aveva l'imbarazzo della scelta tra almeno nove pellicole di sicura qualità in lizza.
Senza medaglia "Quando la notte" di Cristina Comencini, fischiato durante la proiezione stampa e "L'ultimo terrestre" di Gipi per cui si sperava qualche premio. Grande escluso da un palmares del tutto di nicchia "Carnage" di Roman Polanski, l'unico tra i grandi film che ha messo d'accordo tutti, conquistando l'apprezzamento e l'entusiasmo di tutti i critici e i giornalisti presenti. Probabilmente la giuria ha voluto evitare la possibilità di un collegamento video che Polanski, la cui libertà è limitata alla Francia per le note questioni giudiziarie, aveva garantito in casi di vittoria. E' anche probabile che i giurati americani, in particolare il presidente Darren Aronofski e Todd Haynes, non abbiano avuto il coraggio di far vincere un collega non gradito negli Usa.
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