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CANEPINA / 12-09-2011

CANEPINA, CONVEGNO SU FIORI E SIMBOLOGIA / due giorni di interventi con studiosi da tutta Italia







CANEPINA, CONVEGNO SU FIORI E SIMBOLOGIA. due giorni di interventi con studiosi da tutta Italia.
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Due giorni a Canepina nel segno dei fiori. Si terrà venerdì 16 e sabato 17 settembre nel paese dei Monti Cimini il convegno sul tema “I fiori e la loro simbologia”. Si tratta dell’undicesimo appuntamento del ciclo di incontri “Tra Arno e Tevere”, a cura del Gruppo interdisciplinare per lo studio della cultura tradizionale dell’Alto Lazio, guidato dal professor Quirino Galli, che è anche direttore del Museo delle Tradizioni Popolari, in Largo Maria de Mattias, che ospiterà l’iniziativa. Apertura dei lavori venerdì 16 settembre alle ore 15.30, con il saluto del sindaco di Canepina Maurizio Palozzi, del consigliere delegato alla cultura Francesco Corsi e dello stesso Galli. Segue il primo dibattito, intorno alla tematica “Trasmettere l’antropologia culturale”. Per l’occasione saranno confrontate due opere: “B. Malfatti. Etnografia” di Sandra Puccini (Università della Tuscia) e “L’antropologia culturale” di Amalia Signorelli (Università Federico II di Napoli). Oltre alle due autrici interverranno Marcello Arduini (Università della Tuscia), Francesco Faeta (Università di Messina) e Massimo Squillacciotti (Università di Siena). Alle ore 17 ecco un altro ciclo di interventi: Vincenzo Padiglione (Università La Sapienza di Roma) sul tema “Musealizzare l’effimero: l’allestimento del Museo dell’infiorata”, quindi Paolo Maria Guarrera (Istituto Centrale Dea) con la relazione “Dalle piante della Bibblia alle infiorate dell’Italia centrale”, quindi Sofia Varoli Piazza, Carlo Mascioli e Francesco Galli del gruppo Oltre il Giardino parleranno di “Boschi, giardini, orti: cultura materiale e arte del paesaggio” e infine lo studioso Luca Pesante illustrerà “Simboli e fiori nella ceramica della Tuscia”.

Sabato 17 settembre la seconda giornata del convegno inizierà alle ore 9 con l’intervento del direttore del Museo del Fiore di Acquapendente Gianluca Forti dal titolo “Dal rapporto tra tradizioni locali e biodiversità ad Acquapendente ad una lettura transdisciplinare del rapporto fiore-uomo nel Museo del Fiore”. Segue il regista Rai Giuseppe Galeotti con “Affreschi di petali. I Pugnaloni di Acquapendente in tv”. Quindi lo studioso Angelo Biondi illustrerà le “Feste religiose con infiorate devozionali a Sorano, Castellottieri e Pitigliano”, mentre Paolo Nardini dell’Archivio delle tradizioni popolari di Grosseto illustrerà “Fiori ed erbe spontanee: fra religiosità popolare e pratiche magico-curative”. Seguono altri due studiosi: Romualdo Luzi su “Fiori e Madonne nel Viterbese” e Federica Romiti su “Il giardino di Madre Claudia De Angelis”. Chiude la serie degli interventi mattutini Mario Sensi (Università Lateranense) relazionando su “L’albero di maggio in Umbria: gli esempi di Spello e Isola Fossara”.

Dopo la pausa pranzo si prende con Luigi Cimarra (Gruppo interdisciplinare per lo studio della cultura tradizionale dell’Alto Lazio) e lo psicologo Vincenzo Cherubini che parleranno di “Suoni e immagini del Cantamaggio di Orte”, seguiti da Ugo Iannazzi, direttore del Museo di Arce, che informerà la platea su “Fior d’ogni fiore: 1880-1980, un secolo di stornelli floreali nei territori dell’Agro Romano e della Ciociaria”. Ancora stornelli protagonisti dell’intervento successivo, quello dello studioso Lucio Niccolai: “Gli stornelli a fiore della tradizione maremmana e toscana”. Bonafede Mancini del Gruppo interdisciplinare parlerà di “Ben venga maggio. Fiorate e canzoni nelle feste di primavera nell’Alta Tuscia viterbese”, in conclusione Elisabetta Silvestrini dell’Università di Venezia parlerà di fiori e rituali. Coordina i lavori del convegno Valeria Cottini Petrucci del Ministero per i Beni e le attività culturali.

Il convegno è stato reso possibile grazie al patrocinio e al contributo economico di Regione Lazio, Provincia di Viterbo - Assessorato alla Cultura, Comunità Montana dei Cimini - Sistema dei Servizi Culturali, Comune di Canepina, Università degli Studi della Tuscia, Fondazione Carivit e Consorzio Gestione Biblioteche di Viterbo.

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