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MILANO / 20-09-2011
SILVIO BERLUSCONI AL PROCESSO MILLS / Silvio Berlusconi in Tribunale Milano per Processo Mills
La giornata inizia con il cattivo gusto di sempre, insulti gratuiti e scontati ai giornalisti presenti
SILVIO BERLUSCONI AL PROCESSO MILLS / Silvio Berlusconi nel Tribunale di Milano per Processo Mills. Ultime notizie Milano - Silvio Berlusconi ieri è arrivato intorno alle 11.00 al palazzo di Giustizia di Milano e a differenza delle precedenti occasioni nonostante l'imponente schieramento di forze dell'ordine non c'erano ne sostenitori ne detrattori. Non appena incontrati i cronisti per un breve scambio di battute, alla domanda se stesse bene ha replicato con il cattivo gusto di sempre, affermando "Io vado bene, siete voi che avete delle brutte facce". Silvio Berlusconi poi ha aggiunto: "Sto scherzando". Alla domanda se avrebbe detto qualcosa, il premier ha risposto laconicamente: "Qualcosa".
Il processo di oggi vede Silvio Berlusconi imputato per corruzione di atti giudiziari, attraverso il pagamento di 600 mila dollari all'avvocato inglese Mills, affinchè rilasciasse dichiarazioni reticenti ai processi per le tangenti alla Guardia di Finanza e a quello All Iberian. Durante l'udienza il pm Fabio De Pasquale ha lanciato un appello per salvare il processo Mills e anticipare quindi i tempi delle rogatorie in Inghilterra: dal 31 ottobre, quando il procedimento dibattimentale sarebbe bloccato senza logica, al 24 giorno in cui David Mills ha dato la disponibilità a essere ascoltato insieme agli altri testi inglesi. "Se c'e' una possibilita' che questo processo arrivi a conclusione, bisognerebbe fissare le rogatorie in tre giorni consecutivi e non a data cosi' lontana", ha affermnato De Pasquale.
I giudici ora sono riuniti in camera di consiglio per decidere sulla richiesta del pm e sull'istanza della difesa del presidente del consiglio di inserire nella loro lista testimoniale altri due testi che furono tolti tempo fa.
Da parte dei legali del premier Niccolò Ghedini e Pietro Longo appaiono del tutto false e diffamatorie le affermazioni presenti in un articolo apparso oggi sul Corriere della Sera dove "nel criticare la mancata presentazione del presidente Berlusconi alla Procura di Napoli sostiene, incredibilmente, che la presenza all'udienza odierna nel processo Mills sarebbe volta ad opporre un impedimento per l'audizione napoletana".
Se quest'osservazione non dovesse essere sufficiente per la procura di Napoli, sono arrivate puntuali anche le osservazioni di Fabrizio Cicchitto a proposito. Sorvolando totalmente sulla gravità del gesto del premier, che in seguito al mandato di comparizione emesso dalla procura di Napoli, nel processo che vede imputati Tarantini e Lavitola per presunta estorsione ai suoi danni, ha ignorato il termine scaduto ieri per l'indicazione di una data utile per essere ascoltato, il capogruppo Pdl alla Camera ha dichiarato che ''Se i magistrati di Napoli chiederanno l'accompagnamento coatto di Silvio Berlusconi, noi lo rimanderemo subito indietro (...) Spero che non facciano un atto di cosi' grave irresponsabilita' e cosi' marcatamente destabilizzante, ma se questo accadesse, tutto il Parlamento dovrebbe rispondere. In ogni caso non credo che verranno a prenderlo i Carabinieri, non siamo ancora ai tempi di Pinochet''.
C'è da chiedersi se dovrebbe rispondere solo il parlamento di fronte al potere giudiziario o forse anche qualsiasi cittadino, compreso Silvio Berlusconi.
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