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BOLOGNA / 21-09-2011
MARCEGAGLIA: RIFORME O DIMISSIONI / La Marcegaglia chiede riforme subito, altrimenti dimissioni del Governo
Le taglienti osservazioni del presidente di Confindustria fanno eco alla decisione di Standard & Poor di declassare l'Italia
MARCEGAGLIA: RIFORME O DIMISSIONI / La Marcegaglia chiede riforme subito, altrimenti dimissioni del Governo - ultime notizie, politica - Nelle prime ore della mattinata di oggi avevamo assistito alla sconfortante decisione degli analisti di Standard & Poor's di tagliare il rating sulla capacità dell'Italia di far fronte ad un debito pubblico sempre più elevato.
L'indice (rating) di lungo termine passa da "A+" ad "A" con outlook negativo, ossia con la possibilità di essere ulteriormente ribassato se il governo attuale non dovesse prendere delle decisioni più incisive di fronte alle soccecitazioni macroeconomiche interne e esterne delle prossime settimane e il motivo della decisione è indicato in una crescita economica sempre più debole e in una situazione di incertezza politica che ostacola la ripresa, a cui si aggiungono delle previsioni ancor più negative circa l'aumento del debito in crescita anche nell'immediato futuro.
Poche ore dopo, mentre il premier si arrampicava sugli specchi, tendando di scaricare la responsabilità della crisi sul racconto dei media e affermando poi che le valutazioni di S&P erano politiche, alle dichiarazioni dell'agenzia internazionale hanno fatto eco quelle del presidente di Confindustria.
Emma Marcegaglia parlando a Bologna al convegno del Cersaie ha chiesto infatti al governo di varare subito, misure serie, e se necessario anche pesanti, per rilanciare la crescita e aiutare aziende o famiglie o, in alternativa le dimissioni. "Non c'è più tempo. O il governo è in grado domani, o la prossima settimana, di mettere in piedi una serie di misure gravi, serie, anche impopolari sennò, non ho paura a dirlo questo governo deve andare a casa".
Il numero uno di viale dell'Astronomia è arrivata anche all'estrema ratio di aprire alla possibilità di una patrimoniale, purchè si prendano nell'immediato futuro misure per arginare una crisi sempre più preoccupante che, secondo le più recenti stime macroeconomiche per l'Italia dell'ufficio studi degli industriali, vedrà un Pil decurtato all' 0,7% per il 2011 e allo 0,2% nel 2012.
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