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MILANO / 24-09-2011
MANOVRA GOVERNO BERLUSCONI: EFFETTI SUI MUTUI / Annullate le detrazioni sui mutui dalla manovra economica 2011
Nelle pieghe della manovra Finanziaria approvata la scorsa settimana dal governo c’è una sorpresa poco gradevole per i mutuatari italiani. Il testo, già firmato dal presidente della Repubblica Napolitano e quindi prossimo all’entrata in vigore, aggrava la prospettiva futura anche degli inquilini e degli affittuari italiani.
MANOVRA: EFFETTI SUI MUTUI. Annullate le detrazioni sui mutui dalla manovra economica 2011, ultime notizie, sociale - Tra le novità della recente manovra economica c'è anche anche l'anticipo di un anno della riduzione relativa alle detrazioni sui tassi degli interessi passivi sui mutui. Cosa significa concretamente? Il meccanismo è già noto per chi si trova a pagare un mutuo prima casa. Già nel 2012 per questi mutuatari si ridurrà del 5% le detrazioni e addirittura del 20% dal 2013: anno in cui, stando alla manovra varata ad agosto, sarebbero dovute partire le riduzioni ma in modo ben più graduale.
A lanciare questo allarme per chi ha un mutuo aperto (ma il provvedimento colpisce anche i contratti di locazione) è il Sunia, il sindacato inquilini della Cgil. La novità però non è vista di buon occhio neanche dagli stessi istituti bancari: crisi o non crisi il mercato dei mutui in Italia è rimasto dinamico, in quanto rappresenta per milioni di persone l’unico modo per raggiungere l’obiettivo del possesso di una casa di proprietà. Questa “scure” sulla possibilità di detrarre diventa così un deterrente che rischi di minare le basi solide su cui poggia il segmento.
“Questo anticipo è una vera catastrofe – spiegano dal Sunia – in quanto si va a colpire in modo tremendo il ceto medio e le tante famiglie che hanno un mutuo acceso: se i dati sull’insolvenza sono già alti in Italia, dal 2012 rischiamo di vederli raddoppiare. Il nostro auspicio è che il ministro Tremonti ci ripensi e percorra altre vie”.
Ma è possibile rivedere il provvedimento? In verità sì: il ministro, mediante un apposito decreto, può far slittare le nuove misure o addirittura rivederle. Ma c’è tempo solo fino al 31 dicembre, perché dal 2012 la novità diventerà realtà.
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