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VITERBO / 26-09-2011
PSICO-ONLINE, LO SPAZIO DELLA PSICOLOGIA: ANORESSIA / Magri da morire...anoressia nervosa, tra ricerca della perfezione e bisogno d’affetto
Psico-online, la rubrica di psicologia in pillole di Eleonora Di Marco
Psicologia e salute, anoressia - I corpi filiformi, gli occhi tristi ed ingordi di affetto; le idee chiare ed un solo, ineluttabile obbiettivo: raggiungere la magrezza estrema, quella forma scheletrica che inequivocabilmente li marchia a fuoco, che istantaneamente li rende riconoscibili, che li trasforma in morti ambulanti, pur donando loro impeto e determinazione.
Quasi una sfida col mondo, con la forza di volontà, una quotidiana guerra a suon di calcoli delle calorie(penosamente ingerite a stento), estenuati allenamenti fisici e meticolosi rituali compulsivi dei quali non possono proprio fare a meno. Una patologia , quella dell‘Anoressia Nervosa, che attualmente colpisce circa lo 0,5 per cento della popolazione Italiana, con una netta prevalenza femminile ed un’ età di insorgenza che sembra scendere di anno in anno. Si ha quasi l’impressione di vederselo sfilare davanti, il folto popolo delle anoressiche, l’esercito di queste bambine mai diventate donne, così esili, affagottate nei loro abiti troppo abbondanti e strette nella morsa di quella fame che hanno deciso di ignorare.
Dicono sia colpa della società moderna, della mitizzazione del mondo della moda che impone canoni distorti di perfezione e bellezza;. Tuttavia non basta e non serve demonizzare la cultura moderna, delegandole ogni responsabilità. L’anoressia è una patologia psichica seria, invalidante e spesso con prognosi infausta. L’anoressica non è solo la modella spigolosa trasformata un manichino senza nome e ben nascosta dentro l’opulenza degli abiti griffati. Dietro la scelta di non mangiare, di non crescere, di scomparire,si celano complesse dinamiche individuali e familiari, dove protagonisti sono la difficoltà a gestire affetti ed emozioni, la paura di perdere il controllo, il terrore di assumersi delle responsabilità, la voglia di restare nel limbo, per sempre.
Gli anoressici con la loro magrezza esasperata lanciano un grido d’aiuto e non un modello da inseguire, un urlo di dolore che talvolta diventa un flebile sibilo che nessuno riesce a captare. Oggi se ne parla spesso, anche in tv, ma il più delle volte in modo improprio, facendo sfoggio e spettacolo della sofferenza, rendendo ancor più farraginoso e lontano il complesso universo dei Disturbi del Comportamento Alimentare. La verità è che per capirne di più o per cercarw aiuto non dobbiamo attendere il titolo in prima pagina della morta annunciata di una delle tante vittime dell’anoressia e ricordare soprattutto che guarire è possibile.
Eleonora di Marco
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