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ROMA / 28-09-2011
NAPOLITANO SUL TURISMO: SERVONO STIMOLI / Giorgio Napolitano a ''Le città della Cultura''
Per il Capo dello Stato la ricetta per risollevare il comparto turistico è legata al rigore nelle scelte economiche e finanziariarie.
NAPOLITANO SUL TURISMO: SERVONO STIMOLI. Giorgio Napolitano a ''Le città della Cultura'' - ultime notizie Roma - "Stimolare il dinamismo e il livello competitivo" delle attività legate al turismo con proposte "attente al massimo rigore nell’utilizzazione delle risorse finanziarie disponibili", sollecitando "le istituzioni centrali e territoriali, le imprese e le associazioni culturali ad agire in stretta collaborazione tra loro". È l’appello lanciato dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al presidente di Federculture, Roberto Grossi per la sesta Conferenza nazionale degli assessori alla Cultura e al Turismo.
"Nell’attuale difficile fase economica, nazionale e internazionale, è più che mai necessario – sottolinea il Presidente della Repubblica – valorizzare lo straordinario patrimonio naturale, storico e artistico che è caratteristica peculiare della nostra identità, garantendone la conservazione e la tutela, secondo i principi sanciti dalla Costituzione, e promuovendo misure che possano migliorarne la fruibilità e creare nuove opportunità di sviluppo e di occupazione".
La Conferenza nazionale, intitolata “Le Città della Cultura”, si è svolta all’Auditorium di Roma giovedì e venerdì scorso. L’obiettivo del summit biennale – promosso da Federculture, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e Legautonomie, insieme a Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio – è aprire un dibattito sui grandi temi della cultura e del turismo, incoraggiando il dialogo tra le istituzioni, gli operatori, i privati e le imprese per evidenziare problemi, soluzioni e assunzioni di responsabilità.
L’appuntamento capitolino ha acceso i riflettori sul turismo culturale, come motore dell’intero settore in Italia. Nel 2010 l’occupazione delle camere nelle città d’arte ha registrato un aumento del 3,3%, mentre nelle destinazioni balneari si è avuto un calo del 5,1%.
Gli introiti derivati dalla spesa dei turisti nei centri d’interesse culturale-artistico sono stati di 8,6 miliardi di euro, con un balzo in avanti del 4%. Lo stesso dato è in diminuzione sia per le vacanze al mare che per quelle in montagna, rispettivamente in calo dell’1,5 e del 6,7%.
“I turisti culturali – si legge in una nota – sono, inoltre, quelli che spendono di più: mediamente 109 euro al giorno, contro i 68 di un turista balneare”. Di contro, gli Enti locali hanno messo in luce come l’Italia abbia perso la leadership mondiale che deteneva negli anni ’70. “Oggi – spiegano – siamo la quinta nazione per arrivi internazionali dopo Francia, Stati Uniti, Cina e Spagna. Ma secondo il World Economic Forum ci collochiamo al 27° posto nella classifica mondiale stilata in base alla competitività”. Da qui, la richiesta al governo di tornare a investire nel turismo culturale.
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