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ROMA / 29-09-2011
SANITÀ LAZIO, LICENZIAMENTI A PIOGGIA A ROMA / 91 precari non presteranno più servizio per la Croce Rossa
SANITÀ LAZIO, LICENZIAMENTI A PIOGGIA A ROMA: 91 precari non presteranno più servizio per la Croce Rossa. Ultime notizie Lazio, Roma- 91 precari della Croce Rossa, da tempo impegnati nel servizio 118 in convenzione con l’Ares, hanno ricevuto le lettere di licenziamento da Croce Rossa Italiana. Dal prossimo sabato, 1 ottobre, sarà a rischio anche il servizio di soccorso alla cittadinanza.
Secondo l’USB Coordinamento Croce Rossa, è gravissimo che un ente come la CRI abbia scelto di abbandonare un servizio per lei da sempre qualificante, aprendo di fatto le porte al variegato mondo di associazioni ed enti che operano nel settore senza garanzie di qualità e professionalità, e lasciando al loro destino incerto i 91 lavoratori e le loro famiglie. Si tratta di un ulteriore segnale dell’incapacità gestionale e del cinismo del Commissario, nonché del grave stato di degenerazione di questa istituzione pubblica.
Corresponsabile l’ARES Lazio, che ha scelto di mettere nelle mani del mercato selvaggio questo importantissimo servizio, come se la vita umana fosse merce e come se un servizio pubblico di soccorso si dovesse svolgere non sulla base della qualità e delle esigenze dell’utenza, ma sulla logica dei tagli che stanno già demolendo la Sanità del Lazio.
La USB rimarrà al fianco dei lavoratori in lotta per la difesa del proprio posto di lavoro e dichiara fin d’ora lo stato di agitazione di tutto il personale precario e stabile di CRI. Forte è infatti il timore che questo licenziamento non sia che il preludio della definitiva dismissione di Cri, e dunque un campanello d’allarme per tutto il personale circa il futuro occupazionale.
La Usb invita inoltre tutte le forze sociali e politiche ad attivarsi affinché i licenziamenti siano ritirati ed il servizio venga ripristinato nella sua qualità e completezza.
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non ci sono parole............... dove stiamo diretti nella catastrofe totale. se ogni persona fosse un po più ONESTA, le cose andrebbero molto meglio. purtroppo oggi non esistono più medici che lavorono per amore del paziente assolutamente no. quì non parliamo solo di medici, ma di politici,di avvocati, della magistratura, dei commercianti, ecc, ecc,è una vera vergogna, lavorano, se lavorano solo esclusivamente per far soldi. soldi e soldi. dei poveri malati, dei poveri penzionati che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, persone con famiglia senza lavoro.e persone che si godono la vita sprecando soldi con donne poco serie per non dire altro....grazie a tutte queste persone disoneste il mondo sta nel caus totale...... |
commento inviato il 08/10/2011 alle 8:05 da rosy |
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