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BOLSENA - VITERBO / 29-09-2011
''PORTI IL MIO SALUTO AL MONDO'' / Emozioni ed immagini dalla Via Francigena
"Porti il mio saluto al mondo" dice la donna accompagnandomi alla porta. E io vado via, riprendendo il mio cammino verso Roma con le sue parole nel cuore".
''PORTI IL MIO SALUTO AL MONDO'' / Emozioni ed immagini dalla Via Francigena - ultime notizie Bolsena - Queste le parole che aprono la mostra di immacolata e le danno il nome. Nel primo pannello Immacolata racconta: "Mi interrogo da giorni nel mio andare, sulla funzione dei pellegrini: certo una funzione devono avere se tutti mi aprono le porte ed il cuore, se tutti mi riempiono di doni e pure mi ringraziano come avessi donato loro qualcosa che neanche sapevano di cercare. Pure non offro risposte a grandi domande, non ho parole di saggezza da regalare, non ho miracoli da elargire, né soluzioni alle piccole e grandi difficoltà presenti in ogni vita. Ma forse, mi dico, forse il mio ruolo è solo questo: portare al mondo il saluto di chi incontro, portare a chi incontro il saluto del mondo.
Forse mi dico questa è stata in passato la funzione dei pellegrini: in un mondo per lo più immobile tessevano fili, creavano legami, i mercanti, i militari ed i pellegrini. I primi, i mercanti, parlavano un linguaggio di rapporti economici, di materia e sussistenza, di giochi a perdita zero e di contrattazioni misurabili. I secondi, i militari, parlavano un linguaggio di forza e di potere, di sopraffazione del più forte sul più debole, di strategie di alleanze e di compromessi per una migliore sopravvivenza.
Ma i pellegrini! I pellegrini parlavano d’amore, di fratellanza e di speranza, di interazioni dove tutti si è vincitori, tutti ci si arricchisce; i pellegrini parlavano della invulnerabilità che viene dall’andare disarmati incontro al mondo. E tessevano contatti di fratellanza e amore sui territori attraversati, conoscevano e si lasciavano conoscere, ascoltavano e raccontavano. Con la bisaccia aperta, sempre pronta a ricevere e a donare".
La mostra prosegue, 100 pannelli a ricostruire un cammino, un percorso di amore e fratellanza, unità ed amicizia, meraviglia e gratitudine. L'intera Via Francigena da Canterbury a Roma, 3 mesi, 4 stati, oltre 2000 chilometri e centinaia di incontri "ho attraversato i più diversi ambienti: mare, colline, montagne, fiumi, canali, cascate, torrenti, campi, vigneti, foreste. Ho visitato molte città, paesini, borghi, pievi. Ed ho conosciuto persone di tutto il mondo. Ho condiviso pasti e passi con molti Ho avuto il piacere di legger nei loro cuori e di vedere in essi rispecchiato il mio. Ho sperimentato la possibilità realistica di sentire fratello ogni uomo incontrato sulla via".
Una cartolina quotidiana indirizzata ad una amico, accompagnata dalle foto della giornata, racconta la storia di questo cammino, trasmettendone le emozioni e il desiderio di mettersi uno zaino in spalla ed andare, ma soprattutto mostrandoci che un mondo diverso è possibile, anzi è già presente, solo basta guardare con occhi nuovi: "Da oggi ricomincio a camminare sola: Lunghi chilometri tra campi e boschi ad accordare il tempo battuto dai piedi e dai bastoncini a quello battuto dal mio cuore. Entro in una chiesetta per fermarmi e soprattutto per fermare la mente. Ricordandomi di essere "in tempo" sempre, sentire il ritmo della vita e danzarlo".
Immacolata racconta di semplici persone incontrate per strada che regalano con i loro racconti le loro gioie, i loro dolori, pezzi di cuore, frammenti d'anima: "esco come sempre più ricca di quanto non fossi all'arrivo: ho approfittato del bagno, ho goduto di una bella pausa e di una ricca colazione e porto con me un po' di frutta che mi hanno regalato. Ma non di questo sono più ricca, sono più ricca di frammenti di cuore, di squarci di vita, di briciole d'anima".
Guardare le foto, leggere i testi che le accompagnano, è un invito a guardare la terra e gli uomini con occhi nuovi, ad aprire gli occhi sul nostro quotidiano e lasciarci stupire dalle meraviglie in esso presenti, a vivere nel "qui ed ora", all'apertura di cuore e mente verso l'altro e la vita stessa. Immergersi nel percorso della mostra è come camminare da Canterbury a Roma in uno straordinario cammino sui sentieri della terra e della vita, lentamente, ogni giorno con piccoli passi, accogliendo ogni giorno ciò che la vita ci porge, pronti a cambiare i nostri piani, seguendo i segnali che la vita ci da. Ogni giorno un piccolo tratto, fino a che il nostro andare ci porterà alla meta, al centro di noi stessi, lì dove non c’è più distanza tra se e un proprio fratello.
Nell'ambito del progetto "Il Cammino della Dea -anno zero" (www.pontidiluce.org) e con il patrocinio del comune di Bolsena, la mostra sarà esposta al pubblico dall' 1 al 9 ottobre2011, nella Sala espositiva Cavour, Bolsena. Orari: i giorni 1, 2, 8 e 9 dalle ore 10.00 - 13.00 / 15.00 - 21.00; i giorni dal 3 al 7 dalle ore 16.00 alle 21.00; venerdì 7, visite guidate per le scuole dalle ore 9.00 alle 13.00, previo appuntamento. Il giorno 1, ore 17 racconti dal vivo dell'autrice ed aperitivo. La mostra itinerante “Porti il mio saluto al mondo” , prima mostra fotografica riguardante la Via Francigena nel suo intero percorso lungo l'itinerario di Sigerico, è una realizzazione di Immacolata Coraggio (Associazione Ponti di luce, www.pontidiluce.org; ideazione, progettazione, testi e foto) e Marco Degli Esposti (Equipe Fotostudio – Bologna, www.equipefotostudio.it; progettazione, progetto grafico, impaginazione, ottimizzazione immagini).
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