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/ 29-09-2011

FESTE DELLA CASTAGNA DELLA TUSCIA / oltre 150 appuntamenti tra stand enogastronomici, rievocazioni storiche, musica, spettacoli, cene





Con l’ingresso dell’autunno prendono il via anche quest’anno le Feste della Castagna della Tuscia nei Comuni di Canepina, Caprarola, Carbognano, Latera, San Martino al Cimino-Viterbo, Soriano nel Cimino e Vallerano.

In programma oltre 150 appuntamenti tra stand enogastronomici, rievocazioni storiche, musica e spettacoli, visite guidate ai palazzi storici, cene nelle taverne e ovviamente caldarroste in piazza per tutti. Un’opportunità per turisti, visitatori e popolazione locale per trascorrere i week end autunnali degustando i prodotti tipici della Tuscia, fare passeggiate tra i monti Cimini a raccoglier ricci e apprezzare gustose ricette.


Le Feste della Castagna –dichiara Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – aiutano a mantenere vive antiche tradizioni, a scoprire e riscoprire un territorio unico, ad accrescere la diffusione di un frutto buono da mangiare e prezioso dal punto di vista nutrizionale. Ma soprattutto sottolineano il radicamento di un prodotto che detiene il 68% della produzione regionale e oltre il 10% di quella nazionale, collocandosi in Italia tra le prime province produttrici di castagne. Un’eccellenza agroalimentare che merita di essere valorizzata così come è avvenuto con il riconoscimento comunitario della Castagna Dop di Vallerano, che comunque andrebbe estesa all’intero territorio dei Cimini, e attraverso il Marchio Tuscia Viterbese per il quale si sta predisponendo un apposito disciplinare. Ma le castagne rappresentano per la Tuscia anche un bene da tutelare, specialmente con la lotta al cinipide. In tal senso possiamo dire che in questi ultimi anni, grazie all’impegno di istituzioni locali e regionali, Università, associazioni di categoria e dei produttori, si è riusciti a portare il problema all’attenzione nazionale. Il risultato è che recentemente il Ministero per le Politiche Agricole ha stanziato un milione di euro, in gran parte destinato al potenziamento dei Centri di moltiplicazione del Torymus sinesi. Un primo centro è stato già creato a Caprarola con risorse regionali e un secondo dovrebbe essere realizzato a breve. E da fonti ministeriali abbiamo appreso l'intenzione di destinare altri finanziamenti per contrastare l'emergenza, oltre alla necessità di avviare un'azione sempre più sinergica con le realtà locali”.


Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso l’assessore provinciale all’Agricoltura Francesco Simeone: Anche quest’anno Provincia e Camera di Commercio hanno voluto lanciare un messaggio di sostegno al mondo agricolo attraverso l’organizzazione delle Feste della Castagna. Purtroppo tutti siamo consapevoli delle difficoltà che il settore della castanicoltura sta vivendo ma è proprio nei momenti di difficoltà che le istituzioni sono chiamate a fare fronte comune per dare risposte concrete ai nostri agricoltori. Quegli stessi agricoltori che sono stati capaci di rendere fruttuose le aree di collina, che hanno sempre presentato difficoltà dal punto di vista della produzione, rendendole fertili, vigilando contro inondazioni ed incendi, e garantendo un’importante fonte di reddito al territorio. Non possiamo permetterci in nessun modo di perdere il prezioso contributo del mondo agricolo per la salvaguardia dell’ambiente. Regione, Provincia e Camera di Commercio devono rafforzare sempre di più le sinergie, valorizzando l’agricoltura non solo in chiave economica ma anche e soprattutto dal punto di vista culturale e turistico. Le Feste della Castagna rappresentano senza dubbio un fondamentale strumento di valorizzazione e promozione del prodotto e un incentivo allo sviluppo del turismo enogastronomico”.


Secondo le stime fornite dal Centro Studi sul nocciolo e castagno nel 2010 la produzione di castagne nella Tuscia ha registrato rispetto alla media 2008/2009 una contrazione dell’85-90%, dipesa non solo dalla presenza del cinipide ma anche da fattori climatici. Mentre per il 2011, sempre se comparato con lo stesso periodo si prevede una riduzione del 35-40%, con una buona produzione di castagne e una forte riduzione di marroni (con punte dell’80%).


Alla conferenza stampa di presentazione delle Feste della Castagna della Tuscia sono intervenuti sindaci, assessori, consiglieri comunali e presidenti delle Pro loco dei Comuni partecipanti.


Le Feste della Castagna della Tuscia sono promosse dalla Camera di Commercio di Viterbo e dalla Provincia di Viterbo, con il contributo dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, e patrocinate dalla Comunità Montana Alta Tuscia Laziale, Comunità Montana dei Cimini e Associazione Nazionale Città del Castagno.


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