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RONCIGLIONE / 06-10-2011
RONCIGLIONE, CAPRAROLA E L'ACQUA DEL LAGO DI VICO / Isde denuncia possibili pericoli per la salute
RONCIGLIONE, CAPRAROLA E L'ACQUA DEL LAGO DI VICO: Isde denuncia possibili pericoli per la salute. Ultime notizie Viterbo - L’Associazione italiana medici per l'ambiente – Isde (International Society of Doctors for the Environment – Italia), da anni informa e segnala alle istituzioni italiane e europee la gravissima situazione della qualità delle acque del lago di Vico e il conseguente rischio per la salute delle persone.
Anche numerosi enti ed istituti tra cui: l’Istituto Superiore di Sanità, l’Università di Roma “ La Sapienza”, l’Università degli Studi “Roma Tre”, l’Università della Tuscia, l’Arpa Lazio e la Asl di Viterbo, con studi, documenti ed analisi hanno rilevato e confermato il grave e crescente processo di eutrofizzazione, ovvero lo stato di malattia del lago di Vico caratterizzato da: marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque; fioriture sempre più frequenti e massicce del cianobatterio Plankthotrix rubescens, detto anche alga rossa, capace di produrre una microcistina cancerogena e tossica per gli esseri umani, per la flora e la fauna lacustre; persistenti ed elevati valori di arsenico, elemento tossico e cancerogeno; e nei suoi sedimenti presenza di cadmio, nichel e quantitativi elevatissimi dello stesso arsenico.
La responsabilità di questa grave situazione chiama verosimilmente in causa l’elevato e sconsiderato uso di pesticidi, concimi e fitofarmaci nelle aree prossime al lago ed utilizzate da decenni per le coltivazioni agricole, la possibile presenza di scarichi fognari abusivi, la contaminazione accertata dell’area del dismesso deposito militare Nbc posto sul versante di Ronciglione, e infine il riscontro nelle acque e nei sedimenti del lago di diverse sostanze tossiche e pericolose tra le quali il mercurio e gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici) lascia aperta l’ipotesi anche di sversamenti illeciti.
Gli acquedotti dei comuni di Ronciglione e Caprarola sono riforniti in misura preponderante da acque captate dal lago di Vico.
I processi di potabilizzazione di queste acque, come mostrato costantemente dai risultati delle analisi, risultano inefficaci e inadeguati alla eliminazione delle sostanze tossiche e cancerogene di cui sopra e sostanziano così il rischio sanitario costituito dall’assunzione di queste acque in forma di bevanda ed alimenti preparati con le stesse.
La Asl di Viterbo, con note inviate ai due sindaci, ha più volte espresso giudizio negativo sulla qualità delle acque emunte dal lago e quindi dichiarato la loro non idoneità alla distribuzione come potabili.
Nel corso di questi anni numerose interrogazioni al parlamento italiano ed europeo hanno illustrato la drammaticità della situazione del lago di Vico e chiesto interventi urgenti per la sua bonifica e per una piena tutela della salute dei cittadini.
Anche il Commissario europeo all’Ambiente, per iniziativa della nostra Associazione, è stato informato delle problematiche ambientali relative al lago di Vico che sono ora all’attenzione delle autorità europee.
La nostra Associazione è intervenuta in numerosi incontri pubblici per informare in modo corretto e scientifico i cittadini e sempre per azione della nostra Associazione la vicenda del lago di Vico è stata trattata dai maggiori mezzi d’informazione italiani.
L’Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde di Viterbo, nel constatare a tutt’oggi, con grande preoccupazione, l’assoluta inadeguatezza degli interventi indirizzati al risanamento dell’ecosistema del lago di Vico e diretti a garantire il diritto alla salute dei cittadini di Caprarola e Ronciglione, torna a proporre e a chiedere impegni concreti per l’avvio del risanamento di questo lago e per ridurre il più possibile il rischio sanitario derivante dall’esposizione cronica alle sue acque rese ormai insalubri e per anni non protette, pur essendo il lago posto all’interno di una Riserva naturale che aveva ed ha come compito principale proprio quello di “preservare l'equilibrio biologico del lago e l'effettiva potabilità delle sue acque”.
Riassumiamo pertanto ancora una volta e sinteticamente le nostre proposte: drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci in tutta la conca del lago di Vico con graduale riconversione al biologico di tutte le attuali forme di coltivazioni agricole; controllo e verifica di tutti gli scarichi fognari delle utenze private e pubbliche poste in prossimità del lago; intensificazione dei controlli di tutte le attività notturne e diurne all’interno della Riserva; rapido avvio della bonifica del deposito militare Nbc di Ronciglione; uso immediato di fonti alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per i cittadini, gli esercizi pubblici e le industrie alimentari di Caprarola e Ronciglione; costante monitoraggio di tutte le sostanze tossiche e cancerogene che possono contaminare le acque destinate a consumo umano, la fauna e la flora lacustre; installazione di impianti pilota per lo studio di una potabilizzazione veramente efficace delle acque in relazione alle loro criticità; ricerca immediata di fonti idriche alternative a quelle lacustri (costruzione di pozzi da dotare di dearsenificatori); informazione ampia e diffusa ai cittadini, negli studi medici, nelle scuole, negli ambulatori della Asl e presso l’ospedale di Ronciglione; inizio immediato di un monitoraggio di lungo periodo relativo allo stato di salute delle persone e in particolare dei bambini.
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