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ROMA / 04-10-2011
GUERRILLA GARDENING / Tutti pronti per la Giornata Internazionale del Tulipano
La mobilitazione per il recupero delle aree verdi passa dal web e dai social network.
GUERRILLA GARDENING. Tutti pronti per la Giornata Internazionale del Tulipano - ultime notizie Italia - Guerrilla Marketing? No, guerrilla gardening, ovvero una mobilitazione generale di attivisti e appassionati di ecologia e ambiente per recuperare le aree abbandonate con un sacchetto di tulipani, una paletta per scavare, una buona dose di ilarità e di voglia di colorare le città. Gli amanti del verdi si preparano per la Giornata Internazionale del tulipano che si terrà in tutto il mondo domenica 9 ottobre, per quel giorno si mobiliteranno tutti e assedieranno aiuole, spazi pubblici inutilizzati e degradati che saranno attaccati da palette, rastrelli e piantine, in un'originale operazione di ''guerrilla gardening'' ovvero giardinaggio politico.
Come ogni iniziativa che nasce dal basso e dalla base della società civile, anche questa iniziativa è arrivata alla notorietà e alla popolarità grazie ai social network, che hanno fatto girare sulla rete foto e aggiornamenti. A Roma l'appuntamento dei guerriglieri del giardinaggio è fissato per domenica 9 a Tor Bella Monaca per piantare non solo i tulipani ma anche crochi, narcisi e altri fiori, come è scritto nella pagina ufficiale degli attivisti: ''basta che si bulbi il mondo''.
Anche il gruppo bolognese 'Terra di Nettuno' partecipa all'evento e pubblicizza l'iniziativa sul social network fondato da Zuckerberg scrivendo: ''temibili guerriglieri armati di bulbi, percorreranno le strade di Bologna e attaccheranno aree che a primavera risplenderanno dei gioiosi colori dei tulipani''. Dal gruppo "Guerrilla gardening" di Milano ai "Friarielli ribelli" di Napoli, che hanno ridato vita a diverse aree del capoluogo partenopeo, sono tante le iniziative e le foto che raccontano le invasioni di campo.
In Italia, spiega Michele del movimento milanese, ''ci sono una cinquantina di gruppi, almeno due per ogni regione e spesso ci capita di collaborare soprattutto in vista di eventi come quello di domenica". Da Milano, aggiunge Michele, ''siamo partiti nel 2006 e inizialmente programmavamo un 'attacco' a settimana''. Adesso, invece, le iniziative ''si sono ridotte e concentrate soprattutto nelle zone più vicine alle nostre abitazioni. Così è più semplice mantenere le aiuole che, nella nostra zona, sono arrivate a quota 15''. L'intento, spiega Michele, ''non è cambiare la città ma la mentalità delle persone che, a dire il vero, spesso rispondono bene. C'è chi si informa solo per curiosità ma c'è anche chi si rende disponibile per innaffiare le piante nei giorni successivi''. Insomma, una "battaglia" per avere più fiori e dire basta a giardini tristi.
Simone Casavecchia
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