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TORINO / 05-10-2011
FIAT LASCIA CONFINDUSTRIA / Da gennaio 2012 la casa torinese esce da Confindustria
Cisl e Uil dichiarano che la Fiat è libera di uscire da Confindustria. E intanto i titoli del Lingotto subiscono un ribasso del 4% in borsa.
FIAT: FUORI DA CONFINDUSTRIA. Da Gennaio 2012 la casa torinese esce da Confindustria, ultime notizie Torino - Sergio Marchionne annuncia, con una lettera a Emma Marcegaglia, l'uscita di Fiat Sopa e Fiat industrial da Confindustria dal 1 gennaio 2012. Comunicato anche l'avvio della produzione di un suv a marchio Jeep nello stabilimento torinese di Mirafiori. L'installazione degli impianti produttivi iniziera' nel 2012, il primo prodotto sarà sul mercato dalla seconda meta' del 2013. La Fiat produrra' anche dall'inizio del 2013, nello stabilimento di Pratola Serra (Avellino), un nuovo motore benzina turbo a iniezione diretta per l'Alfa Romeo.
L'Ad Fiat, Sergio Marchionne ha motivato la scelta del gruppo torinese affermando che ha voglia di fare industria, senza considerare minimamente un possibile ruolo politico di Confindustria: "Per noila Confindustria politica ha zero interesse. E questo lo continuo a ripetere ma c'é gente che cerca di trovare significati politici in quello che facciamo e diciamo. Siamo lontanissimi da tutto questo, siamo di una semplicità e innocenza eccezionali. Lo facciamo in modo onesto, fateci fare gli industriali".
Sulle nuovi produzioni che saranno avviate a Torino, Marchionne, durante una visita alla cittadella Politecnica nata nel complesso industriale di Mirafiori, ha invece dichiarato che "Abbiamo identificato Mirafiori come unico polo industriale in cui produrre le vetture per la Jeep. E' un passo avanti enorme, vogliamo utilizzare lo stabilimento nella sua completezza". Marchionne ha confermato l'investimento previsto da un miliardo di euro per Mirafiori e ha detto che a regime il sito torinese avrà piena occupazione. "A Mirafiori ci sarà più di un modello. Ho parlato di architettura e piattaforma: la prima sarà il suv Jeep, ma ce ne saranno altre sulle stesse strutture", ha aggiunto. Sul negoziato per il contratto dei lavoratori di Chrysler, il cui termine è stato prorogato a metà ottobre, il numero uno di Fiat si è detto "fiducioso che si trovi una soluzione. L'arbitrato può essere un'opzione, spero di evitarlo".
Intanto oltre al decisivo calo di ieri dei titoli Fiat quotati in borsa (-3,27%) non hanno tardato ad arrivare le reazioni di viale dell'Astronomia. "Pur rispettando la decisione, perché Confindustria è una libera associazione di imprese, non condividiamo le motivazione in base alle quali Marchionne ha deciso di uscire da Confindustria". queste le parole del presidente Emma Marcegaglia sull'uscita di Fiat dall'associazione imprenditoriale. Da un punto di vista tecnico "questo tipo di motivazione non sta in piedi", per la Marcegaglia che, secondo alcuni importanti giuslavoristi, avrebbe una posizione esattamente contraria a quella di Marchionne, sull'accordo stretto con i sindacati.
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