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VITERBO / 06-10-2011
TUSCIA, TERRA DI POESIA / ricordi, immagini, paesaggi. A Viterbo presentazione del libro di Paolo Carlucci
Tra i vicoli/ colori di fiori/ odori di mestieri.
Voci di donne/ alle finestre/ tra le torri.
(2007)
Giovedì 6 ottobre, ore 18.00
Biancovolta – spazio Arci
via delle Piagge 23, VITERBO
TUSCIA TERRA DI POESIA
Ricordi, immagini, paesaggi
presentazione del libro di versi di
Paolo Carlucci
Dicono i tuoi pettini di luce. Canti di Tuscia
(EdiLet, Roma 2010)
Antonello Ricci dialoga con l'autore
Intermezzi di lettura a cura di
Olindo Cicchetti
della Banda del Racconto
È la Poesia
il sussurro dell'universo
in un solo verso.
(2009)
Dai Cimini al Tirreno, dal lago di Bolsena alla Maremma. Di borgo in borgo, di paesaggio in paesaggio. Con Dicono i tuoi pettini di luce, Carlucci traccia cartografia e confini di una Tuscia dell'anima. Paolo Carlucci, romano all'anagrafe, è viterbese di radici e di adozione. Per cui, il suo incontro con i paesaggi dell'Alto Lazio rappresenta una vera e propria agnizione letteraria, un ritorno a casa. Giovedì, dunque, egli discuterà con Ricci dei rapporti tra poesia e biografia. Ma anche del fatto che un paesaggio non è più lo stesso quando un poeta lo trasfigura nei suoi versi. Si discuterà insomma di paesi, boschi, monumenti della Tuscia splendidamente immersi in certe epifanie di luce, di paesaggi come “ruderi di luce” che il poeta sa cogliere nella loro fragile bellezza. Spesso però la poesia registra anche certe invadenze del presente, fino a farsi provocazione ironica, riflessione civile, speranza progetto azione. In altre parole: futuro. In tale direzione, da Civita di Bagnoregio a Tarquinia, da Viterbo alla Faggeta, la mappa abbozzata da Carlucci convoca un arcipelago di tesori a rischio da troppo tempo abbandonati a se stessi, orfani di qualsivoglia politica per una responsabile patrimonializzazione e un turismo sostenibile da intendere come volani per la rinascita economica, culturale e civile dell'Alto Lazio.
Paolo Carlucci nasce a Roma nel 1966. Segue studi classici laureandosi in Lettere e Filosofia. Attualmente è docente di ruolo nei licei della capitale. Come pubblicista ha collaborato a lungo alla cronaca viterbese del quotidiano Il Tempo e al periodico Tuscia. Si interessa di poesia e di critica letteraria. Redattore della rivista I fiori del male, collabora con il sito Literary. Suoi interventi critici su numerose riviste e rassegne di poesia fra cui Linfera e Polimnia. Sue poesie su Quaderni di Linfera, I fiori del male, Citra. Di recente ha pubblicato con L'Aura di Roma editrice la raccolta Strade di versi. Dicono i tuoi pettini di luce è la sua opera prima.
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