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SORIANO NEL CIMINO / 28-10-2012
SORIANO NEL CIMINO, FAGGETA MAGICA / Importanti ritrovamenti archeologici sulla montagna sacra degli Etruschi
Nel cuore dell'Etruria una montagna sacra abitata da civiltà precedenti agli Etruschi. Sulla vetta del Monte Cimino, la sommità più elevata della Tuscia (m 1053 slm), è stata riportata alla luce parte di un grande abitato con strutture monumentali dell’età del Bronzo. Il progetto è condotto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università Sapienza di Roma. Alle ricerche ha contribuito anche il Comune di Soriano nel Cimino, che ha sostenuto il progetto di ricerca e di valorizzazione delle scoperte. Lo scavo ha visto la partecipazione di dottorandi e studenti della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici e del corso di laurea magistrale in Archeologia dell'Università 'La Sapienza' di Roma. La conduzione diretta dello scavo è stata affidata ad archeologi della cooperativa Matrix 96.
SORIANO NEL CIMINO, FAGGETA MAGICA: importanti scoperte archeologiche sulla montagna sacra degli Etruschi - Lazio, ultime news Soriano nel Cimino - Viterbo - UnoNotizie.it - La faggeta di Soriano nel Cimino (Viterbo), una montagna sacra dove nell'età del bronzo si offrivano voti agli dei e si bruciavano oggetti sacri in loro onore. Il ritrovamento dei reperti è avvenuto grazie al lavoro svolto inquesti anni da un'equipe di archeologi dell'università Sapienza di Roma e della soprintendenza ai Beni archeologici dell'Etruria meridionale, che hanno operato a più riprese sul monte Cimino, in provincia di Viterbo. Le campagne di scavi rivelano importanti scoperte considerate tra «le più importanti della protostoria del Lazio», con reperti risalenti a un periodo compreso tra il 1300 e il 1000 avanti Cristo, quindi, in epoca villanoviana, precedente all'età etrusca.
Sulla sommità del monte, a oltre mille metri di altezza, tra i faggi, il gruppo di archeologi coordinati dal professor Andrea Cardarelli, ha condotto scavi che si sono protratti per quattro anni, portando alla luce «una serie di stratificazioni di materiali derivanti da roghi cultuali». Una «chiara evidenza votiva», secondo il docente della Sapienza, perchè, spiega, «le attività religiose del mille avanti Cristo passavano proprio attraverso il fuoco. Venivano bruciate offerte per gli dei: oggetti sacri, cibo o animali».
Gli scavi portano alla luce anche una recinzione muraria che circonda tutto il monte Cimino, anch'essa risalente all'età del bronzo. Come ha notato Laura d'Erme della Sovrintendenza ai beni Archeologici dell'Etruria Meridionale «sono tante le domande che questi scavi ci hanno suscitato: quali rapporti intercorrevano tra gli abitanti del monte Cimino e la vicinissima comunità di Soriano? La montagna era abitata dalla classe dominante? Era questo il punto di riferimento religioso dell'Etruria?».
Entusiasta il sindaco di Soriano nel Cimino, Fabio Menicacci, che commenta: «Abbiamo un territorio ricco di reperti archeologici, dalla preistoria all'archeologia industriale. Questa è la quarta campagna di scavi che continueremo a sostenere con risorse sempre maggiori. Ci stiano attivando affinchè i reperti restino a Soriano. Il mio sogno è realizzare su questa montagna un sito archeologico aperto, che si possa visitare e diventi un volano per il turismo della zona».
L'intuizione del sindaco di Soriano è stata anche confermata dalle parole dello stesso Cardarelli che ha spiegato come “Abbiamo intrapreso questo affascinante viaggio sia per la presenza di vestigia visibili di alto valore, sia per la collocazione particolare della Faggeta. I reperti che abbiamo trovato ci stanno dando ragione, visto che rappresentano la testimonianza tangibile di una civiltà che, per lo stato di conservazione, si può dire pressochè unica nel suo genere in tutta l’Etruria Meridionale. L’altro elemento di eccezionalità è rappresentato dalla splendida cornice della Faggeta che la racchiude, in una continuità storico-naturalistica-culturale che, senza dubbio, rappresenta un patrimonio inestimabile sul quale l’amministrazione comunale di Soriano potrebbe sviluppare un indotto turistico di altissimo livello”.
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