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ROMA / 07-10-2011
ROMA, WIN CONFERENCE 2011 / Leadership femminile. Il futuro è sempre più rosa
Ho vissuto un'esperienza fantastica in compagnia di tantissime donne, più di 1000, in occasione della quattordicesima edizione di Win Conference, promossa dalla Women's International Networking: un'associazione che organizza ogni anno conferenze itineranti per offrire alle donne, ma anche agli uomini, un luogo privilegiato di discussione e di interscambio culturale. Roma è stata scelta come location dell'incontro e porta con sè il tema La creazione di Storia.
Quattro giorni dedicati alle donne per le donne, in cui potranno confrontarsi l'un l'altra, discutere dei temi di attualità, e creare una più efficace rete di sostegno professionale.
Kristin Engvig, fondatrice e direttrice di Win, ci racconta un po' come nasce e come si è sviluppata negli anni: "L' associazione nasce da una semplice ma geniale intuizione: creare un posto per le donne in cui è possibile dar vita a nuove idee, uno spazio che apre al confronto e che sia in grado di offrire gli strumenti adeguati per agevolare le donne nel controverso mondo del lavoro”.
(Al centro Kristin Engvig)
“Le donne hanno un ruolo vitale da svolgere in questo secolo. Esse incarnano il potere di influenzare, decidere e fare da guida, possono realmente fare la differenza, oggi più di ieri.
Abbiamo scelto l'Italia per promuovere il cambiamento e rafforzare uno stereotipo di donna libera e indipendente, alla ricerca di una dimensione lavorativa che non ricalchi modelli e stereotipi maschili ormai troppo radicati”.
W.I.N. è una sorta di missione guidata, fondata dalle donne per le donne. E' un punto di riferimento importante per coloro che lavorano a livello internazionale e negli anni è andata affermandosi come appuntamento insostituibile di leadership mondiale.
Porta con sè i valori di ispirazione, potenziamento, collegamento e sviluppo, sollecita la consapevolezza femminile nel creare un futuro sostenibile, dà alle donne voce nuova per articolare idee e pensieri nuovi.
E' forse questo uno dei motivi che spiega il successo planetario di Win. Ma non solo. Stando a contatto con una moltitudine di donne, diverse tra loro per abitudini e costumi, ma con storie analoghe da raccontare, sono stata come rapita da una sorta di muta consapevolezza: il cambiamento è possibile. Il fututo è adesso. Ne è convinta anche “Maggy” Barankitse (fondatrice dell'associazione Maison Shalom), che ha intravisto nell'amore la fonte ispiratrice del progresso. La sua è una storia di grande coraggio, ma anche di grande sofferenza, perchè porta i segni della guerra fratricida in Burundi. Ora Maggie cura i bambini orfani, mentre la sua associazione contribuisce alla pace e allo sviluppo attraverso una serie di progetti umanitari.
Insieme a Maggy sono salite sul palco anche l'on. Emma Bonino e la giornalista Lorella Zanardo, che hanno offerto un focus di approfondimento sulla situazione di leadership femminile in Italia.
(Emma Bonino e Maggy Barankitse)
Ma Win è fatta anche di tanti volti. Ogni donna ha una propria storia da raccontare, un modo di presentarsi al mondo e condividere con altre persone le proprie esperienze di vita e lavorative. Ne ho conosciute molte, sono desiderose di imparare, di crescere e anche di contribuire per un mondo migliore. Non ho dubbi che questa sia realmente la strada giusta.
(A sx Umran Beba, presidente Pepsi Co Asia)
Alessandra Sorge
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Commenti |
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Complimenti Alessandra, bell´articolo. |
commento inviato il 11/10/2011 alle 6:31 da maria cristina |
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