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VITERBO / 11-10-2011

INPS, NON PERDERE IL CUORE! / lettera aperta del Direttore ACLI di Viterbo






INPS, NON PERDERE IL CUORE! lettera aperta del Direttore ACLI di Viterbo. Ultime notizie Tuscia.

Egregio Direttore,
Ormai la tecnologia sta invadendo la nostra vita , regolandocela e condizionandocela. Dal casello autostradale alla regolamentazione della fila negli uffici pubblici, allo sportello bancario, è  consuetudine udire la “voce” metallica che dà istruzioni e saluta.  Negli uffici, le risposte spesso sono: il computer dice che…..Non possiamo darle risposta perché non c’è collegamento… Manca una “virgola” e non si attiva la procedura…… e così via.

L’INPS, da sempre, è l’Istituto dei lavoratori, nella cui gestione sono presenti attraverso i sindacati. E’ l’Istituto deputato a raccogliere i contributi economici dei lavoratori e fornire loro i servizi. E’ l’Istituto più vicino a tutti,  ma maggiormente ai più bisognosi, specie ora che gestisce anche forme di aiuto al reddito. Pensionati (moltissimi al trattamento minimo), disoccupati, cassintegrati, invalidi di ogni categoria, trovano risposta nei servizi forniti dall’Inps.
Ed anche il personale è consapevole di questo ruolo che riveste  e del particolare servizio che fornisce. Chi faceva il concorso per lavorare all’INPS aveva consapevolezza anche  del  ruolo sociale , che andava a svolgere!

In passato, quando la tecnologia era meno invadente, trattando personalmente col funzionario addetto, si veniva accolti, ascoltati e questi si adoperava per cercare soluzioni al problema dell’assistito, rileggendo la norma, cercando i cavilli, frugando negli archivi.
Sono testimone diretto, avendo lavorato 32 anni all’inps, di quanti casi, a prima vista impossibili, hanno trovato soluzione  positiva per l’impegno dell’impiegato addetto e per l’assunzione di responsabilità del dirigente.
 E questo era un grande merito dell’INPS: avere un cuore! 

Ricordo per tutti il terremoto di Tuscania, quando il giorno successivo, l’INPS per iniziativa del capo ufficio pensioni di Viterbo, prontamente supportato dalla direzione e con la collaborazione di numerosi dipendenti, istituì un ufficio volante nella  tendopoli di Tuscania per il rilascio dei duplicati del libretto di pensione in loco, per consentire l’immediata riscossione della prestazione che fu anticipata dal Governo per aiutare i pensionati colpiti dalla calamità…. Se si fosse seguita pedissequamente  la normativa, ben altri sarebbero stati i tempi di realizzazione del servizio.

Nei giorni scorsi abbiamo segnalato il caso di un assistito titolare di  pensione di invalidità civile ed assegno di accompagnamento che, sottoposto a visita di controllo annuale, è stato confermato nel diritto.
Questi, recatosi alla posta il 1 del mese non ha trovato disponibile il pagamento ed dall’Inps ha avuto risposta che mancava l’autocertificazione sui redditi, peraltro non richiestagli con la comunicazione  inviatagli dall’Inps stesso e che quindi il pagamento della prestazione sarebbe slittato al mese successivo. Le lascio immaginare la disperazione dell’assistito che , disoccupato ed invalido, vive con questi soldi, peraltro insufficienti a consentirgli di pagare l’affitto e tutte le spese collegate, oltre il vestire ed il mangiare..
Ci siamo attivati, richiedendo formalmente all’INPS di venire incontro alla particolare esigenza ,utilizzando  lo strumento del pagamento diretto allo sportello bancario.

Tracciabilità….passaggio attraverso la banca d’Italia… normativa vigente…. Ed altro di simile è stata la risposta di Chi ha responsabilità. E’ mancato il cuore ed il coraggio di scegliere.
E’purtroppo noto e non accettabile che  la differenza tra lo stipendio medio di un dirigente e la paga di un operaio è di 356 euro il giorno! Se poi i dirigenti non si assumono responsabilità , nemmeno come nel caso segnalato, dove nulla rischiava l’INPS perché la rata richiesta era maturata, oltre lo scandalo c’è la beffa!
Se anche l’INPS non ha più cuore e si giustifica trincerandosi dietro  fredde regole burocratiche, per i lavoratori e gli assistiti si prospettano tempi ancor più duri degli attuali! Speriamo che arrivi un buon cardiologo! Cordialmente.


Il Presidente Provinciale delle Acli di Viterbo
Renzo Salvatori

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