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VITERBO / 24-10-2011
PSICO-ONLINE, LO SPAZIO DELLA PSICOLOGIA: OBESITA' / Fenomeno obesita': cibo e psiche nella vita quotidiana
Grasso è bello, ma XXL…?
Psicologia e obesità, ultime notizie Viterbo - Basta guardarsi intorno, entrare in una scuola o fare un giro per fast food e ristoranti, per rendersi conto che il nostro Paese sta ingrassando.
E’ infatti ormai noto che negli ultimi decenni, complici modelli di massa fuorvianti e modificazioni nello stile e nel tenore di vita, si sia evidenziata una proliferazione di comportamenti e convinzioni errati nell’ambito dell’alimentazione, generando due fenomeni paralleli: il dilagare dei disturbi del comportamento alimentare da un lato e l’incremento dei tassi di obesità e sovrappeso dall’altro.
Mangiare e nutrirsi, ormai non sono più sinonimi, la maggior parte di noi, infatti, non è in grado oggi, di capire se ha davvero fame o quando arriva il senso di sazietà. Nei supermercati centinaia di prodotti cercano di carpire la nostra attenzione, colori, profumi, ricordi di spot tv ci invitano, ci confondono e nel carrello, finisce sempre quel che sarebbe meglio evitare.
Ma l’obesità non è solo il prodotto dell’opulenza e del benessere, bensì, una vera e propria malattia che lascia trapelare un profondo disagio psicologico e che prevede un elevato costo sociale ed emotivo per chi ne soffre.
I mangiatori compulsivi, non conoscono il piacere della buona tavola, per loro mangiare equivale a riempirsi, ingurgitando in poco tempo una quantità di cibo nettamente superiore al proprio fabbisogno. La maggior parte lo fa in solitudine, talvolta svegliandosi di notte, premeditando l’abbuffata o in preda ad un raptus in arginabile. Il senso di colpa, il disprezzo ed il disgusto per se stessi non tardano ad arrivare, mettendo in moto un circolo vizioso dal quale è faticoso svincolarsi.
Il cibo viene usato come una momentanea compensazione, come una sorta di sedativo emotivo, per placare intensi stati d’ansia o per alleviare i vissuti depressivi. A sua volta, la percezione di un corpo informe, difficile da gestire e da esibire, non fa che esacerbare i sentimenti negativi e demolire l’autostima, spingendo questi soggetti a mettere in atto il meccanismo difensivo che meglio conoscono:mangiare.
La maggior parte di loro, ha fame d’amore, ma non possiede le parole per dirlo. In questi casi, intraprendere diete ipocaloriche fini a se stesse, a poco serve, se non a perdere qualche chilo nel qui ed ora, che sarà velocemente recuperato subito dopo. E’ ovvio che l’obesità è una patologia multifattoriale e come tale va affrontata e curata, da ogni punto di vista, in primis tentando di scardinare dal profondo la condotta patologica, aiutando i pazienti a trovare strategie alternative per far fronte a carenze e difficoltà.
Eleonora Di Marco
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Chi è Eleonora Di Marco
Psico-online è la rubrica di psicologia in pillole di Eleonora Di Marco... Una laurea in psicologia clinica, un master in disturbi del comportamento alimentare e tanta voglia di dimostrare le proprie capacità. Eleonora Di Marco, classe 1984, nonostante la giovane età, già da tempo è vicina alle problematiche psicosociali e serba un sogno nel cassetto: scrivere. Questa rubrica vuole, infatti, fornire spunti di riflessione e approfondimento su temi di interesse generale, inerenti la psicologia della quotidianità.
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