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GROSSETO / 20-11-2011

AUTOSTRADA TIRRENICA / Grosseto: sindaci difensori della Maremma. Invece a Tarquinia il sindaco pro-autostrada ha festeggiato con Matteoli

Ultimi mesi da sindaco per Mazzola che poche settimane orsono, paladino del berlusconismo, ha festeggiato l'Autostrada Tirrenica con il ministro Matteoli. Intanto gli altri sindaci si mobilitano insieme ai cittadini per difendere territorio, attività economiche e qualità della vita. Chiedono che l'Aurelia sia messa in sicurezza rimanendo pubblica, senza regalarla ai privati che incasseranno esosi pedaggi


Grande partecipazione per l’assemblea pubblica convocata dal Centrosinistra Gavorranese riguardo all’annoso problema dell’Autostrada tirrenica. Il centro di Grilli, frazione del Comune di Gavorrano, ha registrato il tutto esaurito con la presenza di numerose persone, accorse per ascoltare e colloquiare con gli Amministratori pubblici presenti. Al tavolo sedevano Massimo Borghi sindaco di Gavorrano, Eleonora Baldi sindaco di Follonica, Monica Paffetti sindaco di Orbetello e Marco Sabatini vicepresidente della Provincia di Grosseto, con Mauro Giusti, capogruppo consigliare del Centrosinistra Gavorranese, che ha introdotto la serata prima di lasciare la parola agli amministratori.
Nessuno è contro il progresso, ma non alle condizioni dettate dalla Società Autostrada Tirrenica. Dalle parole di tutti è risultato l’intento convergente nel dire no al progetto presentato da SAT, il quale è completamente diverso rispetto a quello preliminare del 2008 approvato all’unanimità da tutti i sindaci e le istituzioni del territorio interessato.

Ma andiamo per ordine, a rompere il ghiaccio ci ha pensato il sindaco gavorranese Massimo Borghi, il quale ha ricordato come il comune di Gavorrano abbia l’area più vasta coinvolta dal tracciato tirrenico, che partendo da Bagno interessa le frazioni di Potassa, Bivio Ravi, Grilli e Giuncarico, e come con la trasformazione della superstrada in autostrada a pedaggio, si creerebbe un indotto di circa 3000 mezzi (compresi quelli pesanti) in più giornalieri verso la Vecchia Aurelia, la quale è ormai diventata una strada vicinale, in cui sono sorte rotonde ed incroci simili a quelli di una strada comunale. Con la nascita della variante, si sono quasi completamente annullati gli incidenti mortali che fino agli anni 80 avevano macchiato i chilometri dell’Aurelia ed è davvero improponibile pensare di dover tornare a prevedere un traffico intenso su questa strada che ormai non ha più le caratteristiche per supportarlo. Far pagare il pedaggio, senza nessuna franchigia per i residenti, tra l’altro con le tariffe più care d’Italia, equivarrebbe a peggiorare le condizioni economiche dei pendolari che dalle frazioni raggiungono il capoluogo Grosseto per lavoro, per studio o anche per effettuare visite mediche presso l’ospedale od i centri specializzati.

Borghi ha poi anche rivolto l’attenzione sull’assetto societario di SAT e la sua particolarità, in cui l’Amministratore Delegato è anche il Commissario Controllore, quindi controllore e controllato sono la stessa persona. Per il sindaco di Gavorrano l’intento principale è quello di consegnare ai nostri figli ed i nostri nipoti, un territorio migliore di quello che abbiamo trovato, per questo si è detto fermamente contrario al progetto SAT minacciando di ricorrere a tutti i mezzi leciti contemplati per impedire la sua attuazione.

Sulla stessa linea è stato anche l’intervento di Eleonora Baldi, la quale ha ricordato come sia evidente “il buco” dei trasporti di questo territorio, nei confronti della rete stradale europea, ma come non sia assolutamente necessario trasformare in autostrada la tratta che da Rosignano arriva a Grosseto Sud.

Collimante ai precedenti anche l’intervento di Monica Paffetti, che ha ricordato come il suo comune (Orbetello) sorga proprio sul tracciato e come molte abitazioni resterebbero coinvolte a pochissimi metri dall’autostrada. In linea con gli altri sindaci ha dichiarato di non poter condividere il progetto e l’assegnazione dei bandi di appalto contro il volere degli amministratori dei territori coinvolti.

Ci sono stati anche interventi da parte di Ubaldo Giardelli il quale ha utilizzato delle schermate video utili a visualizzare le differenze tra i progetti del 2008 e quello attuale, oltre ad Andrea Baldassarri del Comitato Ecologista La Libellula di Follonica, Gianfranco Biondi responsabile dei pensionati per la CGIL e Massimo Vigni Segretario del PD gavorranese. A chiudere facendo il punto della situazione è stato Marco Sabatini, Vice Presidente della Provincia di Grosseto, il quale ha ribadito la ferma posizione dell’Amministrazione Provinciale nel dire no a questo progetto in sinergia con le decisioni dei comuni di riferimento, rimandando la responsabilità di eventuali decisioni contrastanti ai responsabili della Regione.

La battaglia dunque è aperta, non resta che aspettare di conoscere quali siano le prossime mosse da parte del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, più volte chiamato in causa dai cittadini presenti.


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commentiCommenti
Non ho assistito all´incontro perchè non informato: avrei molte cose da dire di cui alcune comunicate via e-mail al Presidente Rossi. Una per tutte: nella V.I.A. non è stato tenuto in nessun conto l´impatto sociale, ed i relativi costi per i cittadini. Durante l´eventuale realizzazione dell´opera i cittadini e le attività produttive dovranno subire: - movimento dei mezzi di cantiere sulla viabilità esistente, polveri, rumore, intralcio al traffico normale ed inquinamento conseguenti; - attività dei mezzi d´opera, escavatori etc. anch´essi con abbondante produzione di rumori, polvari, intralcio al traffico ordinario e inquinamento; - deviazioni del traffico e sensi unici alternati con code, ingorghi ed ulteriore inquinamento; - perdite di tempo ed intralcio alle normali attività dei residenti ed alle attività produttive. Tutto questo ad esclusivo benificio del trasporto su gomma e della società concessionaria
commento inviato il 30/10/2011 alle 0:03 da Pier Rinaldo Morfini  





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