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ROMA / 06-11-2011
CRISI ITALIA, PARLA GIORGIO NAPOLITANO / Il presidente della Repubblica , Napolitano interviene e parla di ''Crisi senza precedenti''
"Il Mezzogiorno rappresenta la grande riserva su cui l'Italia puo' contare per un suo nuovo e piu' intenso ed equilibrato sviluppo"
Crisi Italia, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, effettua l'ennesimo intervento - "Il Mezzogiorno rappresenta la grande riserva su cui l'Italia puo' contare per un suo nuovo e più intenso ed equilibrato sviluppo. Il momento e' molto difficile, molto duro per il nostro Paese, quello che e' essenziale e' questa bella partecipazione di tutte le generazioni". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al sacrario dei Caduti di Bari.
"Mentre il nostro paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale, gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni. Cresce l'instabilita' ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonche' di piu' generali fenomeni di intolleranza e di chiusura". Cosi' il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione del Giorno dell'Unita' Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Napolitano spiega che è "in atto una profonda e generale trasformazione dell'ordine internazionale, che mette in discussione le fondamenta del sistema di governance e dei modelli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio. Le stesse Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, stentano ad intervenire con prontezza ed efficacia, frenate dalla insufficiente unitarietà di intenti dei paesi membri".
"Nell'anno in cui ricorre il 150° dell'Unita' Nazionale, pur pienamente ed orgogliosamente consapevoli di quanto l'Italia ha saputo fare a partire da quel remoto e glorioso 1861, credo sia nostro dovere guardare al futuro, non limitarsi alla celebrazione del passato", conclude.
Fonte: Agenzia Dire
www.dire.it
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Commenti |
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Cara barbara , sono una mamma di due figlie una di 25 laureata senza lavoro, l´altra ha 21 anni ed è al 3 anno della facoltà di economia e ogni giorno mi chiedono quale sara´ il loro futuro, io come mamma non so dare a loro una risposta. Parliamo tutti i giorni cosa si puo´ fare per questa crisi, ma perchè non parliamo degli stipendi dei parlamentari, una soluzione ci sarebbe, ridurre drasticamente il loro stipendio e tutti i privilegi, e distrubuire la somma a chi ne ha davvero bisogno, perchè di questo non se ne parlamai Ma si parla sempre e solo di noi cittadini che dobbiamo fare i sacrifici noi i sacrifici ne facciamo tanti tutti i giorni per poter andare avanti, sarebbe meglio gli facessero anche loro Grazie un saluto Giulia |
commento inviato il 10/11/2011 alle 6:38 da giulia |
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