MANOVRA ECONOMICA GOVERNO MONTI, COLPITE PENSIONI / Riesumata Ici, aumenterà Iva. Ministro in lacrime, VIDEO
Manovra economica Governo Monti, duro colpo alle pensioni: torna ICI e aumenta IVA. Il video del ministro Fornero in lacrime, ultime notizie Roma - UnoNotizie.it - Una manovra complessiva pari a 30 miliardi lordi. Questa l'operazione necessaria per salvare l'Italia da una crisi definita da tutti "gravissima". Il decreto presentato dalla squadra del presidente del Consiglio Mario Monti si è materializzato, ora in nero su bianco. Gli interventi proposti sono, per ammissione dello stesso Monti, pesanti quanto necessari, e vanno a toccare tutte le categorie in maniera più o meno equa.
Durante la conferenza stampa la tensione è stata evidente. Addirittura Elsa Fornero, ministro del Welfare, durante un suo intervento, cede alla tensione proprio sul tema delle pensioni e, nel momento in cui deve pronunciare la parola "sacrifici", si commuove e costringe Mario Monti a prendere in mano la situazione.
Annunciati innanzitutto alcun tagli importanti ai costi della politica, con l'eliminazione dei consigli provinciali, il ridimensionamento delle authority e altri interventi. Monti poi annuncia che rinuncerà al suo stipendio da presidente del Consiglio e ministro dell'Economia, e saranno eliminate le doppie retribuzioni per tutti i membri dell'esecutivo.
Sarà reintrodotta la tassa Ici sulla prima casa.
Prevista la tassazione dei capitali scudati ed in futuro previsto aumento dell'IVA al 23%. Ma i colpi più duri da digerire sono quelli sulle pensioni: abolite le cosiddette quote e per i dipendenti dal 2012, sarà possibile uscire dal lavoro in anticipo rispetto all'età di vecchiaia solo con almeno 41 anni di contributi per le donne e 42 per gli uomini.
Per le donne sarà possibile andare in pensione tra i 63 e i 70 anni mentre per gli uomini tra i 66 e i 70, con vantaggi per chi esce più tardi e penalizzazioni per chi esce prima. Le pensioni in essere saranno congelate per il 2012 e il 2013 rispetto all'inflazione. Saranno rivalutate solo quelle fino al minimo (467,42 euro) e parzialmente (rivalutazione al 50%) per quelle fino a due volte il minimo (935 euro al mese).L'unica grossa concessione pare essere quella legata all'Irpef che teoricamente non dovrebbe aumentare.Non pare esserci neanche una proposta specifica per quanto concerne la patrimoniale.