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ROMA / 13-12-2011
ICI CHIESA, MANOVRA FINANZIARIA 2011 / La Chiesa cattolica paga o ha totale esenzione Ici. VIDEO
Su MicroMega online raccolta adesioni per dire basta ai tanti privilegi della Chiesa cattolica. Se sacrificio deve essere, lo sia per tutti
ICI, manovra finanziaria governo Monti: esenzione della Chiesa dal pagamento dell'Ici scatena una bagarre - UnoNotizie.it - Sono oltre 100mila gli utenti che hanno aderito su invito di MicroMega.it, alla raccolta firme per dire basta ai tanti privilegi della Chiesa. In particolare, il malcontento degli italiani si concentra ora sulla tanto detestata Ici, reintrodotta nella manovra finanziaria del governo Monti, che non toccherebbe però le pingui casse del Vaticano. Sul social network Facebook si trova la pagina dedicata alla querelle italiani-chiesa, alla pagina "Vaticano pagaci tu la manovra finanziaria".
I focolai della polemica stanno incendiano comunque non solo il popolare social network, ma anche blog, media e gli animi degli italiani. Una storia già vista, che si ripete da secoli contro quei privilegi, che in momenti di crisi sociale ed economica, assumono toni sfacciati. Come accade ora, nel momento in cui il governo Monti invita al sacrificio, che per molti significa addirittura difficoltà a portare in tavola il pane quotidiano, per riuscire a traghettare l'Italia fuori dal collasso economico. L'esonero della Chiesa cattolica dal pagamento della tassa sugli immobili è la classica goccia che fa traboccare il vaso, già colmo di malcontento e risentimento popolare nato dalla crisi. "E' scandaloso - scrive Barbara Spinelli sul sito di MicroMega - che la Chiesa italiana chieda più equità nella manovra, e non sia sfiorata dal dubbio che anche lei debba contribuire ai sacrifici chiesti agli italiani".
Dal canto loro le testate giornalistiche cristiane, Avvenire e Famiglia Cristiana, tuonano contro i novelli eretici del terzo millennio: "Laicismo col trucco - scrive il settimanale dei Paolini "Famiglia Cristiana". Mentre il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, nel suo editoriale si scaglia contro "chi riaccende ciclicamente la campagna di mistificazione sull'Ici non pagata non lo fa per caso, ma intende creare confusione e colpire e sfregiare la Chiesa e l'intero mondo del non profit: non sopporta l'idea che ci sia un altro modo di usare strumenti e beni e vorrebbe riuscire a tassare anche la solidarietà, facendo passare l'idea che sia un business, un losco affare, una vergogna".
Ad agitarsi non sono soltanto il popolo e l'istituzione Chiesa, bensì anche la politica che, come solitamente accade, si spacca in due. Venti deputati del Pd hanno presentato una mozione con la proposta di fa sborsare al Vaticano almeno il 30% dell'Ici che gli spetterebbe di pagare. La chiamano invece "iniqua tassazione della solidarietà" i cattolici del Terzo Polo difendendo così il diritto della Chiesa di non pagare l'Ici. Arriva anche da Futuro e Libertà una proposta, e cioé di ricercare una soluzione attraverso una commissione Stato-Chiesa.
Dalla Sir, agenzia dei vescovi, il rettore della Lumsa, Giuseppe Dalla Torre, sottolinea che l'esenzione dall'Ici "E' un beneficio fiscale di cui gode non solo la Chiesa, ma anche la pluralità di organizzazioni ed enti laici, pubblici o privati, non commerciali e riconducibili al non profit".
Per approfondimenti e adesioni alla petizizione di MicroMega:
www.micromega.it
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Se si rastrellassero ogni anno i 13 miliardi di euro che un sottogoverno confessionale continua a donare alla Città del Vaticano, sottraendoli con la menzogna dalle tasche della povera gente, se si recuperassero tutti gli introiti dell´ICI (il valore degli immobili vaticani ammonta per difetto a 30 miliardi di euro), la smetteremmo di parlare di debito pubblico (altra bufala) , di crisi delle pensioni, di tagli ai rinnovi contrattuali, alla sanità, alla scuola pubblica, all´arte, alla musica e allo spettacolo… Grazie a Berlusklaun il Vaticano, il più ricco Stato del Mondo, non paga più neppure l´ICI, i suoi monumenti privati sono ristrutturati con le tasse imposte ai lavoratori italiani, e gli istituti cattolici sono finanziati con i soldi di noi tutti, non con le offerte dei fedeli o delle aziende di Berlusconi, abbastanza ricche da permetterselo. Siamo il solo caso nel mondo in cui una popolazione multirazziale e multiconfessionale deve obbligatoriamente versare i p |
commento inviato il 11/12/2011 alle 0:25 da alessio di benedetto |
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IL VATICANO NON RISPETTA I COMANDAMENTI. Ha finto e finge tuttora sui propri doveri in CASA ALTRUI e non onora i propri debiti in CASA ALTRUI, questa non é onestà. Non sa cosa sia la parola di Gesu Cristo che ancora morirebbe per salvare CHI HA DIRITTO ALLA PENSIONE. |
commento inviato il 13/12/2011 alle 4:48 da marinella |
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Mi chiedo quale è la ragione di tutta questa rabbia e odio verso la chiesa cattolica e in fondo verso il popolo cattolico. Ma è possibile che appena i radicali aprono bocca per calunniare la chiesa tanti ci vanno dietro come le pecore a fare lo stesso Il problema ici (imu) chiesa non esiste. La Chiesa paga dove per legge deve pagare (come ad es. provato dal quotidiano avvenire e dalle dichiarazione di Bagnasco al corriere della sera). Semmai se vogliamo porci una domanda è: ma gli enti che svolgono una funzione sociale-caritatevole devono pagare l´imu o ici che sia Io da operatore sociale dico di andarci piano, il sociale sopravvive a malapena e svolge un ruolo di silente aiuto senza clamori e senza palcoscenici a favore degli ultimi della società (sempre più numerosi). Poi se ci sono degli imboscati e degli opportunisti è un altro discorso. |
commento inviato il 17/12/2011 alle 2:46 da paolo |
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Nella nostra sitcom abbiamo parlato di ICI sulla prima Chiesa http://www.youtube.com/watchvE6wrqZp3nB4 |
commento inviato il 19/12/2011 alle 0:19 da Li Vigni Li Vigni |
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