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CAPRANICA / 19-12-2011
CAPRANICA, CON CHI LAVORAVA PER IL CHINOTTO NERI / storia di 11 famiglie rimaste senza lavoro
Con le famiglie che lavoravano al Chinotto Neri di Capranica. Ultme notizie Capranica, Viterbo - UnoNotizie.it - storia di 11 famiglie rimaste senza lavoroSabato 17 dicembre, fra sette giorni è Natale. Se si raddoppia, arriva il 31 dicembre. Ci siamo trovati con gli 11 (e famiglie), che lavoravano alla Chinotto Neri fino a una manciata di giorni fa, a Capranica, nel piazzale della Madonna del Piano, intorno alle 16.
La meta era l’ Hotel Pianeta Benessere di Viterbo, dove oggi alle 17,30, era “in programma il tradizionale scambio di auguri natalizi organizzato da Rodolfo Gigli, consigliere regionale Udc. Sarà un momento conviviale e un’occasione in prossimità delle feste natalizie per incontrare amici e simpatizzanti viterbesi, dopo l’importante appuntamento congressuale che ha visto l’elezione unitaria del nuovo segretario Alessandro Romoli e del nuovo comitato provinciale.Per l’evento, porteranno i loro personali auguri ai partecipanti il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa e il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. “Sarà l’occasione – sottolinea Gigli – per incontrare i tanti amici viterbesi, per delineare un breve resoconto sull’attività svolta in questo anno che sta giungendo ormai al termine oltre che per condividere un momento augurale di serenità insieme”.
E’ stata anche un’ occasione, per gli 11, l’annunciata manifestazione di protesta dalle ore 17: sono i dipendenti della Chin8 Neri, dopo la comunicazione da parte della società della chiusura di ogni attività dello storico stabilimento, che avverrà il 31 dicembre con conseguente licenziamento di tutti gli undici lavoratori. “I dipendenti si troveranno di fronte all’ingresso dell’Hotel Pianeta Benessere di Viterbo per incontrare la Governatrice della Regione Lazio Renata Polverini e consegnarle una lettera sulla situazione delle famiglie.Dalla Pisana, intanto, dopo l’interessamento dell’amministrazione comunale di Capranica, del consigliere regionale Francesco Battistoni e della stessa governatrice Renata Polverini, è arrivata la notizia dell’apertura di un tavolo di lavoro sulla questione del sostegno ai lavoratori, che sarà convocato nei prossimi giorni.”
Per chi non lo sapesse ricordo che erano circa le 11 di mercoledì 14 dicembre…:” eravamo in piena attività produttiva quando i nostri rappresentanti sindacali sono stati contattati telefonicamente dalle organizzazioni sindacali per una comunicazione urgente.Ci è caduta addosso come un fulmine a ciel sereno la notizia che al 31 dicembre l’attività lavorativa sarebbe stata sospesa e lo stabilimento smantellato a causa della decisione della società di trasferire la produzione presso lo stabilimento IBG Spa che si trova a Buccino, in provincia di Salerno.Non è facile descrivere la reazione che abbiamo avuto: incredulità, rabbia ed infine disperazione al momento in cui abbiamo preso coscienza del fatto che le nostre famiglie (tutte monoreddito) sono rimaste da un giorno all’altro senza alcun sostentamento economico, in un momento storico in cui riciclarsi nel mondo del lavoro è un’impresa ardua anche quando si possono vantare esperienza e professionalità decennali.
La situazione ci è apparsa ancora più grave quando abbiamo realizzato che per come è stata condotta l’azione di “delocalizzazione” da parte della società (assolutamente legale, anche se discutibile dal punto di vista etico), non abbiamo diritto ad alcun ammortizzatore sociale se non i canonici mesi di disoccupazione al 60% dello stipendio.Purtroppo la nostra è una “non notizia”, visto che eventi simili avvengono nel nostro Paese e anche nella comunità locale sempre più frequentemente, ma la chiusura della storica azienda Chinotto Neri non costituisce soltanto un nostro dramma personale, ma anche la perdita di un prodotto simbolo per la cittadina di Capranica e per il Lazio, regione nella quale la famosa bibita è molto conosciuta ed apprezzata. Proprio per questo speriamo che la Presidente della Regione Lazio Renata Polverini e l’assessore regionale all’industria ed artigianato si mostrino sensibili alla richiesta d’intervento avanzata dall’Amministrazione Comunale non soltanto nel sostegno economico a noi dipendenti ma anche nell’agevolare la rivalutazione dello stabile nell’ipotesi di un possibile riutilizzo industriale o commerciale.Ci sentiamo comunque in dovere di ringraziare per il loro impegno e sostegno nei nostri confronti le organizzazioni sindacali FLAI CISL e FLAI CGIL e l’Amministrazione Comunale, la quale si è impegnata tra l’altro ad integrare con un’ulteriore mensilità le 4 concesse dall’azienda come incentivo all’esodo ed a far proprio, con delibera di consiglio, l’accordo siglato tra i sindacati e l’azienda stessa dandoci così una garanzia istituzionale sul rispetto degli impegni presi.” Seguivano tutte le firme…
Durante il tragitto da Capranica all’ hotel Pianeta Benessere, mi hanno raccontato brevemente acuni particolari della loro storia, Angela delle Monache, una delle due dipendenti dell’amministrativo della Neri.Ha lavorato 23 anni e 8 mesi in quello stabilimento, mentre parlava le è venuto un attacco di asma…Ci siamo fermati lungo la strada con il corteo di macchine, fino a che le è tornato più regolare il respiro.
Sono passata quindi nell’automobile di un ‘ altra coppia Maurizio Formentini, capo fabbrica, e Roberta Abbatelli la moglie, non avevano portato la loro bimba di 5 anni come altri. Vengono da Roma. Lui mi ha spiegato che erano due anni che stava lì, il cosiddetto ultimo arrivato. Con questa, sono tre le volte che si ritrova in mezzo a una strada anche se questa volta è particolare: la fabbrica non chiede cassa integrazione, non le vanno male gli affari…tutt’altro. Ma vanno meglio per loro, nella sede di Buccino in provincia di Salerno.
E ogni volta è peggio, ovviamente. La moglie è in mobilità, lavorava per la CIT viaggi che venne poi privatizzata: hanno da pagare un mutuo per soli altri 26 anni.
E’ venuta la stampa locale, li hanno fotografati, è arrivato il sindaco Paolo Oroni col vicesindaco Petrini, sono state “nominate” le due dipendenti donne della Chin8, per entrare nell’hotel. Una delle due è la biologa Elena Angiani che non ha un attimo di tregua, e continua a mediare con istituzioni sindacati e stampa. Era diventato molto freddo e ormai buio.Lungo la strada, tra Capranica e il Pianeta…Benessere, e viceversa, ho toccato con mano quelle persone come il più giovane e unico non sposato, Mario Sposetti (e che non si sa quando potrà sposarsi visto che è uno degli undici) e il più anziano Sandro Porta di 53 anni.
Oggi a Firenze c’è stata una manifestazione partecipata in maniera straordinaria , per la morte di “due lavoratori” che sono stati definiti, una volta ancora, dalla stampa “vu cumprà“. Era per ricordare,Samb Modou 40 anni e Diop Mor 54 anni.
Quando capiranno che cerchiamo tutte e tutti lavoro e dignità? E dire che solo meno di 1 anno fa, si parlava di “marchio vintage” per il Chinotto della Neri, o meglio della IBG SpA, enormi Produttori Bevande Gassate:
“…Nel 2010, anche Chin8Neri non ha saputo resistere al richiamo del vintage e del heritage marketing che già aveva colpito numerose aziende italiane, così la bevanda gassata preferita dai giovani degli anni ’50 e ’60, torna al suo marchio originario, ovviamente sapientemente reso più moderno e accattivante grazie a un restyling: “Abbiamo fatto un restyling del marchio nel rispetto di quello originario, un po’ come ha fatto Vespa – spiega Massimiliano Maione che si occupa dello sviluppo del brand – La ricetta del chinotto è quella di un tempo, l’immagine è rinnovata, per andare incontro a un pubblico giovane, sempre più attratto dallo stile vintage” [fonte gamberorosso.it]“Abbiamo affidato il restyling della linea a una nota agenzia di design che ha riproposto il nuovo marchio, sobrio e raffinato con la scritta giallo oro sullo sfondo scuro della bibita – spiega Vincenzo Franchini, direttore commerciale di IBG SpA – riappropriandosi dell’immagine storica con l’otto e la corona che identificava il prodotto negli anni Cinquanta-Sessanta” [fonte nuovoconsumo.it] A quanto pare se una cosa funziona è meglio non cambiarla: c’è l’8 bene in vista nel nuovo marchio, anche se riprodotto su un’etichetta, e riappare anche la scritta “Chinotto per davvero. Dal 1949”. Il recupero della storia di prodotto e dell’azienda, degli elementi di design che contribuivano a determinarne l’immagine e la percezione nella mente dei consumatori, sempre più spesso, infatti, vengono utilizzati per testimoniare il mantenimento della promessa fatta dal brand all’inizio: sinonimo di qualità, di trasparenza, di affidabilità, il passato viene riscoperto come uno dei valori aggiunti o addirittura come vantaggio competitivo di marca…”
Lo so che sono storie purtroppo chissà quanto comuni in Italia ma io vivo quì e spero di aver reso l’idea almeno in parte, di ciò che ho visto e fotografato, io pensionata “garantita” in via rapida d’estinzione.
Grazie a chiunque faccia circolare e conoscere, a nome mio e dell’Associazione Culturale Portodorida che si unisce con affetto alle famiglie di Capranica, del viterbese, di tutta Italia, senza lavoro. Sapete siamo sotto, sotto sotto… le Feste.
Doriana Goracci
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