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ROMA / 09-01-2012
AGRICOLTURA, CHE PASSIONE! / In Italia aumenta la presenza dell'agricoltura sociale
Novità lavoro, l'agricoltura sociale, ultime notizie Roma - L’agricoltura sociale è una particolare forma di agricoltura che riesce a coniugare l’attività produttiva con l’offerta di servizi di integrazione socio lavorativa e con percorsi di formazione al lavoro agricolo per le persone disabili, è, quindi, anche un modo in cui la società su schemi diversi portando l’agricoltura come strumento di lavoro e di cura in contesti come quello penitenziario e sociale.
Sono circa il 25% delle case circondariali italiane a svolgere un’attività agricola al loro interno nella ferma convinzione che il contatto con la natura, gli animali e le piante, permetta di accrescere il senso di responsabilità che manifesta le sue ricadute nella cura degli altri. L’agricoltura biologica ha un potenziale riabilitativo che migliora la qualità della detenzione e favorisce il reinserimento sociale. Tra le attività maggiormente praticate, in accordo con i progetti svolti dall’Aiab (Associazione Italiana per l’agricoltura biologica), la realizzazione di orti pensili e di oliveti all’interno di carceri minorili e degli istituti penitenziari e i corsi di formazione sull’agricoltura biologica.
Le attività di agricoltura sociale sono sempre più diffuse sul nostro territorio, rafforzando la valenza sociale dell’agricoltura, e rimettendo al centro il produttore e il consumatore. Sono molte le realtà che hanno investito nell’agricoltura sociale, tra queste per esempio la cooperativa Aretè, fondata nel 1987 da movimenti di volontari coinvolti nella rieducazione dei carcerati a Bergamo. Produce cibo biologico, offre servizi di integrazione socio-lavorativa a soggetti svantaggiati ed ha attivato una rete di distribuzione di prodotti bio insieme ad altri produttori locali. I prodotti sono venduti direttamente nello spaccio della cooperativa e si inseriscono nel canale delle mense scolastiche.
Nella provincia di Latina, la Biofattoria solidale del Circeo opera su un terreno di oltre 170 ettari e segue i metodi della produzione biologica. Negli ultimi anni è diventata un punto di riferimento per le attività sociali, formative e didattiche in tutto il territorio dell’agro pontino. Produce e vende un vasto paniere di prodotti agricoli biologici certificati, tramite il gruppo di acquisto solidale e si occupa di formazione al lavoro agricolo per le persone disabili, ma anche di progetti con le scuole, ippoterapia, campi estivi, visite e fattorie didattiche.
Parlare di agricoltura sociale vuol dire fare riferimento a un settore dinamico, che coniuga le attività, esperienze, programmi e interventi produttivi, di allevamento o trasformazione di prodotti agroalimentari con il coinvolgimento delle fasce deboli della popolazione. È un’attività sempre più diffusa sul nostro territorio che fornisce anche servizi socio sanitari. Si tratta di realtà aggregate, molto spesso sono cooperative o associazioni, che utilizzano terreni in affitto, suoli confiscati alle mafie, animando il territorio con nuovi servizi sociali e offrendo nuove occupazioni grazie alla diversificazione delle attività. Attraverso la conoscenza diretta di ambienti naturali, agricoli e produttivi del territorio si incrementa la consapevolezza delle diversità, dei ritmi stagionali, del senso d’appartenenza ambientale, la responsabilità individuale, il rispetto dell’ambiente quale patrimonio che accomuna tutte le persone.
La multifunzionalità è un elemento imprescindibile dell’agricoltura sociale ed è essenziale per l’evoluzione del mondo agricolo, poiché riconosce all'agricoltura la capacità di produrre non solo cibo, ma anche altri beni e servizi caratterizzati sia da un valore di mercato che da un'utilità sociale. Le esperienze di agricoltura multifunzionale mettono in luce una potenzialità dell’attività agricola che coincide con la capacità di creare benefici, di tipo socio sanitario, inclusivi, terapeutici e di inserimento lavorativo, per fasce deboli o svantaggiate della popolazione, proprio grazie alla realizzazione di servizi innovativi che possono rispondere efficacemente alla crisi dei tradizionali sistemi di assistenza sociale.
L’agricoltura sociale si configura, quindi, come un correlato dell’economia responsabile, interrogandola e ponendole nuove sfide: Per molti versi l’agricoltura sociale è un ambito innovativo d’intervento che oltre a intrecciare nuove esigenze sociali ed economiche individua nuovi percorsi per lo sviluppo di un modo diverso di intendere la produzione e la crescita.
Simone Casavecchia
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