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LATINA / 23-01-2012
LAZIO, LATINA: FISCHIATA RENATA POLVERINI / Movimento dei Forconi ''assedia'' convention sul turismo del Lazio
Renata Polverini, governatrice del Lazio accolta a Latina da fischi, striscioni ed insulti: “Parassiti, la rivoluzione sta iniziando... Faremo come in Sicilia, bloccheremo tutte le strade con i nostri trattori”. E viene preannunciata la prossima marcia su Roma e Regione Lazio. Gli Stati Generali del Turismo diventano un boomerang per la Polverini. Sarebbe stato anche presentato un esposto per verificare se ci sia stato sperpero di denaro pubblico
Lazio, ultime news Latina - UnoNotizie.it - Stati Generali del Turismo del Lazio a Borgo Piave in provincia di Latina. Nell'istituto Agrario San Benedetto di Borgo Piave, i lavori del meeting indirizzato alla valorizzazione del turismo. "Incontrarsi per fare il punto e programmare insieme il futuro del turismo del Lazio" ha dichiarato l'assessore al Turismo Stefano Zappalà.
La scuola di Borgo Piave rimessa a nuovo per l'evento, i manifesti della Regione Lazio affissi lungo il perimetro del cortile dell'Istituto Agrario in occasione degli Stati generali del turismo, che la Regione Lazio ha voluto portare a Latina, nella sede dell'istituto agrario San Benedetto. Ma l'incontro era già stato preceduto da pesanti accuse lanciate dal presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e dal Presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli. E così dopo il gravissimo danno dei rapporti istituzionali incrinati tra Regione Lazio e Provincia di Latina, è arrivata anche la beffa degli insulti, quelli veri, che hanno dato l'accoglienza alla governatrice della Regione Lazio Renata Polverini ed ai politici invitati agli Stati Generali del Turismo.
“Parassiti, adesso inizia la rivoluzione”. Ed ancora: “Faremo come in Sicilia”.
La dichiarazione di guerra arriva da numerosi agricoltori pontini dei Cra, i comitati agricoli riuniti, e dal movimento “Dignità sociale”, che hanno presidiato costantemente l'entrata dell'Istituto Agrario di Borgo Piave, accogliendo con cori di protesta e striscioni l'arrivo delle numerose auto blu di politici e portaborse romani.
A Borgo Piave anche il Generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo
I manifestanti annunciano che porteranno anche nel Lazio l'indignazione e la protesta del movimento siciliano dei Forconi “Ci stanno distruggendo il futuro – dicono in coro insieme al leader dei Cra Danilo Calvani – ci prendono in giro. Ma la crisi è davvero devastante. La rovina dell'Italia è la classe dirigente: sono tutti corrotti” - ed annunciano: “Faremo come in Sicilia, domenica bloccheremo tutte le strade con i nostri trattori”. A sostenere la protesta il generale dei carabinieri in congedo Antonio Pappalardo, (famoso per le battaglie in favore della legalità) fondatore del movimento Dignità sociale, che riunisce agricoltori e autotrasportatori. L'idea è quella di riunire le categorie del Lazio procedendo proprio verso Roma.
Intanto non solo hanno "rovinato" la festa ai politicanti della Regione Lazio; i due movimenti hanno fatto ancor di più: avrebbero presentato un esposto ai carabinieri per spreco di denaro pubblico.
Il caso riguarda tra l'altro anche la vicenda dei numerosi studenti che con pullman privati (pagati da chi?) sono stati spediti da altre zone del Lazio a seguire il convegno sul turismo all'istituto agrario di Latina.
Dopo la protesta dello scorso mese presso la sede di Latina della Regione Lazio, gli agricoltori hanno fatto così risentire di nuovo libera e forte la loro voce. Bandiere tricolori sventolavano nell'aria mentre gli agricoltori erano assiepati dietro lo striscione con su scritto: "Parassiti, la rivoluzione inizia".
"Ci hanno tolto gli investimenti per i kiwi, ci hanno impedito di seminare il mais. Faremo come in Sicilia: domenica bloccheremo le strade". E' la minaccia degli agricoltori.
La precisazione dell'Assessore alle Politiche Agricole della Regione Lazio Angela Birindelli
Precedentemente l'assessore regionale alle Politiche Agricole Angela Birindelli in un comunicato aveva precisato il ruolo della Regione Lazio nell'ambito delle 2 problematiche che hanno scatenato l'ira degli agricoltori in provincia di Latina "Riguardo alla diffusione della diabrotica del mais si è venuto a creare un allarmismo eccessivo che nulla ha a che vedere con il reale stato delle cose". Aveva evidenziato la Birindelli poi le precisazioni."Il 28 dicembre scorso - continuava la Birindelli - il Sevizio Fitosanitario regionale ha invitato una nota alle aziende di mais dell'agro pontino precisando i confini, particolarmente ristretti, della 'zona focolaio' e definendo gli obblighi per le imprese agricole interessate. La Regione Lazio ha applicato misure ufficiali che derivano da un decreto ministeriale di lotta obbligatoria alla Diabrotica che a sua volta recepisce una norma comunitaria. Nessuna azione è stata avviata, da parte della Regione Lazio, per penalizzare gli agricoltori pontini". Chiarimenti erano stati fatti anche in merito alla questione della batteriosi del kiwi. "L'assessorato alle Politiche Agricole ha già impegnando un milione di euro in favore dei produttori costretti ad eradicare le piante di kiwi come previsto dalla legge.
Duro intervento del Presidente della provincia di Latina contro la Regione Lazio
Alla vigilia del convegno di Borgo Piave duro l'intervento del Presidente della provincia di Latina Cusani: “Per questo convegno sul turismo la Regione Lazio si è occupata solo delle decine di manifesti affissi in questa scuola. Poi vedrò di capire quanto hanno speso, perché in un periodo di vacche magre avrebbero fatto più bella figura a non fare cartelloni e a dare soldi all'istituto scolastico che li ospita”.
Il turismo in una provincia come quella pontina, dalla costa alle isole di Ponza e Ventotene fino ai parchi e dalle aree collinari, pesa per 1 miliardo di euro sul Pil del territorio. Conta 18.260 lavoratori fissi ed a tempo indeterminato, cui si aggiungono oltre 24mila stagionali. E vanta 21 milioni di visitatori ogni anno, distribuiti nelle strutture alberghiere, in b&b, agriturismi, case vacanza e campeggi. “A questi 21 milioni – ha sottolineato il presidente Cusani – dovremmo offrire una provincia accogliente. E noi abbiamo bene in mente il turismo che vogliamo e quali strumenti occorre mettere in campo”.
Ed il lunghissimo elenco dei fallimenti della politica regionale lo snocciola bene il presidente Cusani. Si parte dalle Apt, le aziende di promozione turistica, cancellate dalla legge regionale dopo 76 anni di storia. “Erano le cellule amministrative più vicine ai bisogni del territorio – sottolinea il Presidente Cusani – ma sono state sostituite dall'Agenzia regionale per il turismo, che ha sede a Roma”.
"Una struttura unica e centralizzata che impiega 90 persone più un numero imprecisato di altri consulenti esterni, per svolgere funzioni più o meno analoghe. “Non ci venissero a dire che questo è risparmio – accusa Cusani – Invece è la classica operazione della politica che mette in campo un altro carrozzone per gestire le risorse da Roma, proprio in un momento in cui la finanziaria del governo impone ai governi locali di non creare altri enti di secondo grado”.
"Pessima organizzazione", protestano pure operatori turistici ed altri invitati agli Stati Generali sul Turismo
A margine degli stati generali del turismo a Borgo Piave anche le proteste di operatori turistici ed altri invitati al convegno che hanno duramente criticato, per la pessima organizzazione, l'iniziativa dell'Assessorato al Turismo della Regione Lazio e della LAit spa.
L'evento era stato preannunciato e pubblicizzato in "pompa magna", ma la ristrettezza della sala e la confusione regnante anche riguardo agli eventi collaterali preannunciati, ha costretto molti partecipanti a tornarsene a casa nella delusione più totale diffusa in sala.
Se questo è il modo di fare accoglienza, se non si è in grado nemmeno di organizzare (e con soldi pubblici) un convegno sul turismo, di quali "Stati Generali" stiamo parlando?
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