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TARANTO / 24-01-2012

A TARANTO SI RESPIRA ARIA CANCEROGENA / Presidente di PeaceLink: ''Valori assurdi, non credevo ai miei occhi''








A Taranto aria cancerogena: si impennano gli IPA. Ultime notizie Taranto - UnoNotizie.it -
Ero di fronte all’analizzatore di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e non credevo ai miei occhi. Sul display dello strumento portatile appariva un dato inusuale: oltre 300 nanogrammi a metro cubo. Quando vado a Martina Franca trovo meno di 10. Ma eccolo lì il numero esatto: 313 ng/m3. Un picco, poi è sceso, ma non di tanto. E’ accaduto il 20 gennaio a Taranto, in via Dante. A 3 chilometri zona industriale. Stiamo parlando della concentrazione di quegli IPA che costituiscono la principale criticità per l’aria che respiriamo a Taranto essendo in parte cancerogeni.

 
20 gennaio, il picco degli IPA

Date un’occhiata al diagramma 1 (20 gennaio 2012) e ve ne renderete conto. Per dare l’idea di questo picco bastano alcuni raffronti. Nel garage di casa mia dove passano le auto (e dove non dormirei mai per via dell'aria inquinata) ho misurato 30 nanogrammi a metro cubo (ng/m3). Dalla mezzanotte alle 8.15 del 20 gennaio la media degli IPA è di 48,5 ng/m3. La media annua del quartiere Tamburi è 20 (calcolata da ARPA). Al tubo di scappamento della mia auto GPL euro 4, ferma ma con motore acceso, gli IPA non superano i 35 ng/m3.  Dieci minuti si respirazione a 300 ng/m3 corrispondono a un minuto di sigaretta.  Un bambino che si affacciava il 20 gennaio mattina al balcone per dieci minuti inalava fumo da sigaretta un po’ più diluito, ma equivalente a lunghe boccate di sigaretta.


L’analizzatore portatile

Queste misurazioni sono state effettuate con l’analizzatore Ecochem PAS 2000 CE che il Rotary Club ha affidato a PeaceLink. Un progetto a cui ha collaborato anche il Fondo Antidiossina Taranto. Ho contattato l’Arpa che ha lo stesso analizzatore e il picco è confermato anche dalla loro strumentazione.

 
19 gennaio: a Bestat peggio che ai Tamburi

Potete vedere anche i dati del giorno 19 gennaio a Taranto (diagramma 2). Gli IPA in via Dante (lontano dal traffico) superano spesso la linea orizzontale di 20 ng/m3. Quella linea orizzontate tenetela d’occhio. Infatti corrisponde alla media degli IPA ai Tamburi. La media in zona Bestat è stata di 26,2 ng/m3 dalle ore 10 alle ore 24. E anche se la composizione degli IPA può ovviamente variare da quartiere e quartiere cambiando la tossicità totale, il valore di IPA è sicuramente ragguardevole. Il diagramma mostra una sequenza “campionata” ogni 10 secondi. Ci fa capire che nessuno è al riparo dal pericolo. Ci sono masse d’aria inquinata che vagano sospinte dai venti. Si rovesciano sui cittadini seguendo le bizzarre evoluzioni meteo che rimescolano gli strati d’aria.


Mi sveglio ogni mattina respirando gli IPA

“Mi sveglio ogni mattina respirando la diossina”, diceva un diffusissimo slogan a Taranto.

Questi grafici possono dirci che ogni mattina ci svegliamo respirando anche un bel po’ di IPA che sono peggio della diossina quando entrano nei polmoni. Gli IPA sono una “famiglia” di molecole che, oltre ad essere in parte cancerogene, possono modificare il DNA che i genitori trasmettono ai figli. Fra le molecole degli IPA la più insidiosa è il benzo(a)pirene, cancerogeno della massima pericolosità. Tanto che il governo nel 2010 ritenne utile togliere il limite: incredibile ma vero! Quando la mattina trovo nella città di Taranto valori anche cinque volte o dieci volte più alti di quelli del quartiere Tamburi, comincio a preoccuparmi.

 
Aria molto inquinata anche il 18 gennaio

In tutta la città in certi momenti tutti respirano “picchi” che superano di gran lunga la media del quartiere più inquinato d’Italia.  Guardate il grafico del 18 gennaio (diagramma 3). La fatidica linea orizzontale dei 20 nanogrammi (la media annuale degli IPA ai Tamburi) è spesso superata e questo vuol dire che l’aria non è delle migliori. Osservate con che frequenza tutto ciò avviene. Eppure questo è misurato nella zona Bestat di Taranto che è a più di tre chilometri dalla zona industriale. Tutto ciò è sicuramente un effetto della stagione invernale che fa impennare gli IPA. Ma possiamo dire ai tarantini di pazientare e di non preoccuparsi in attesa dell’estate? E alle donne che in questo momento stanno aspettando un bambino che diciamo? Che l’aria è pura? Esse devono respirare quest’aria malata anche se il dottore vieta loro di fumare. Fumano lo stesso e di riflesso “fuma” anche il feto.


Ma l’inquinamento è sparito o no?

Certo non tutto il quadro è negativo e grazie alle nostre lotte qualche passo in avanti è stato fatto.

E’ stato registrato un sostanziale abbattimento della diossina dal camino più alto dell’Ilva. Un risultato che smentisce l’allarmismo con cui l’azienda dichiarava di non poter scendere sotto i limiti europei e minacciava di licenziare gli operai. Ricordate quante bugie sono state dette?

Tuttavia, nonostante i passi in avanti ottenuto grazie alla nostra perseveranza di cittadini attivi, per la diossina non possiamo ancora cantar vittoria se non si verificheranno riduzioni sostanziose al suolo. Questo ce lo diranno i deposimetri: se esce il 98% di diossina in meno dal camino Ilva anche al “livello della pecora” dovrebbe cadere un 98% in meno di diossina. Analisi ventoselettive nella Masseria Fornaro dovrebbero confermare (o smentire)  la riduzione drastica della diossina. Nichi Vendola dovrebbe richiedere tutte le verifiche prima di dire che la diossina è sconfitta: E dovrebbe far mettere il campionamento in continuo che non si vede ancora.

Ma se sul fronte della diossina qualcosa si è mosso, non vedo segnali incoraggianti nell’aria che respiriamo. Respiriamo aria cancerogena.

Il benzo(a)pirene ha sforato nel 2011. Per il benzo(a)pirene bisogna applicare la legge regionale. E’ stato fatto? Poi ci sono le polveri sottili (il PM10): anche queste hanno sforato. Il sindaco che fa?

 
Il Sindaco non può cantare vittoria ma deve agire

Esistono obblighi di legge che devono spingere in sindaco ad agire. Mi sembra che la “vittoria” sulla diossina (tutta da verificare con il campionamento continuo e i deposimetri) stia diventando uno scudo dietro il quale coprire le altre due sconfitte. Noi sappiamo che la diossina è pericolosa per ingestione (solo l’1,5% entra nel corpo umani per inalazione). Per inalazione sono invece pericolosi in particolare gli IPA. Perché il Sindaco e la Regione non prendono provvedimenti drastici proprio adesso che ce li stiamo respirando alla grande? Guardate questi grafici a giudicate voi stessi. Io con tutti questi IPA che mi entrano nei polmoni non mi sento tranquillo.

 
Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink

www.peacelink.it

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