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FOLGARIA - TRENTINO / 08-02-2012
CONCERTO SOTTO LA NEVE / Quando la neve non e' un disagio: Maurizio Mastrini in Trentino
Sulle cime innevate di Folgaria fioccano le note di "Terra", l'ultimo album del "pianista al contrario"
Neve e musica protagoniste in Trentino, ultime notizie Folgaria - E' proprio vero che la realtà si modella a seconda del punto di osservazione. Ed ecco che la neve, da fonte di furiose polemiche, si riprende tutta la sua poesia nel "Concerto sotto la neve" di Maurizio Mastrini. Difatti, le condizioni meteorologiche di questi ultimi giorni non hanno spaventato l’eclettico pianista che con il suo concerto è tornato in Trentino, a Folgaria, esibendosi a mani nude con il suo pianoforte, mentre i fiocchi incessanti e le gelide temperature di questi giorni paralizzavano l’Italia intera.
Sembrano lontane le immagini dei disagi trasmesse in questi giorni da tutti i tg nella suggestiva cornice offerta dalla vallata di Fondo Grande; al contrario una grande armonia è suggerita dal silenzioso cadere della neve, che si appoggia lentamente sulla coda e sui tasti del pianoforte. Mastrini ha dato musica alla natura, anche con le note del suo ultimo album “Terra!!”, prodotto e distribuito da Mpc International Music, registrato presso gli Avatar Studios di New York.
Per Mastrini ormai, la sperimentazione è un’arte senza interruzioni: non solo per la musica “al contrario”, che lo vede unico interprete di partiture dall’ultima nota sino alla prima, ma anche per la scelta delle location, che non è mai casuale.
“Pensate ad un paesaggio di montagna – ha commentato Mastrini - osservato in assoluto silenzio da una piccola bambina attraverso la finestra di una baita, quasi a contare i fiocchi che cadono dolcemente.”
Dalle cime innevate di Folgaria, località montana meritevole di aver ispirato anche alcune sue composizioni, al concerto estivo nel bosco di Montefalco (PG), arrivando all’alba sull’Etna, per citarne alcuni. Il profondo legame con i quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco torna ciclicamente, per trovare continuità assoluta tra le composizioni e “il palco”.
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