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BOGOTA' / 06-03-2012
BOGOTA', COLOMBIA: DONNE MARCIANO IN TOPLESS / Forte protesta contro violenza e discriminazione
Ultime news Colombia, Bogotà - UnoNotizie.it - Nella periferia sud di Bogotà, capitale della Colombia, dall’inizio del 2011 ad oggi sono stati uccisi 80 bambini. Contro l’allarmante aumento della violenza nei confronti dei minori, spesso coinvolti nelle reti della microcriminalità, del narcotraffico o dello sfruttamento sessuale, si è svolta a Bogotà una marcia promossa dalla Fondazione Escuela viajera (scuola viaggiante), alla quale hanno partecipato oltre 1500 persone e una delegazione di 30 bambini e adolescenti. I ragazzi hanno stilato un “Manifesto per la vita e la giustizia dei bambini e delle bambine di Bogotà”, sottoscritto da tutti i partecipanti all’iniziativa. Nel manifesto – riferisce l’agenzia Sir – chiedono alle “autorità nazionali, distrettuali e locali di porre in atto azioni per garantire giustizia”, “investigare e punire le persone responsabili di qualsiasi atto contro la vita”: “Chiediamo di poter sfruttare la città e tutti i luoghi, le strade, i parchi, i collegi, i giardini, le nostre case, senza paura di essere aggrediti o maltrattati”. Un grande murales con la scritta “No alla violenza contro i bambini e le bambine” è stato dipinto sul muro del Centro di sviluppo comunitario “Porvenir”. Tra luglio 2010 e luglio 2011, informa Cristiano Morsolin, educatore a Bogotà, citando fonti locali, sono stati riscontrati 1.510 casi di abusi e 5.354 casi di maltrattamenti sui bambini."
La carrellata di foto, che piace molto…, l’ho trovata su VIP del 27 febbraio.
Il giorno dopo, 28 febbraio, lo stesso VIP parla “italiano”: “Sara Tommasi si dimentica le mutande La showgirl alza la gonna in strada: sotto solo collant velati Esperta di finanza, laureata alla Bocconi, “come Monti”, dice lei, ma soprattutto allergica alle mutande. Sara Tommasi ha fatto il bis e ha alzato nuovamente la gonna, sotto la quale all’appello mancavano proprio gli slip. Coperta solo da un paio di collant velati la showgirl è riuscita ad “esagerare” anche stavolta.Prima di sfoggiare le sue grazie in strada a fotografi e passanti però, Sara ha “sciorinato” le sue conoscenze economiche ad un convegno sulle banche, al quale ha partecipato a fianco di Domenico Scilipoti e del suo nuovo fidanzato Alfonso Luigi Marra, trattando un tema a lei caro: le origini del “signoraggio bancario” e le posizioni delle banche centrali. In fondo, come ha ribadito lei stessa, è laureata alla Bocconi, “proprio come Monti”. E in qualità di esperta si è presa la libertà di mostrare gli effetti dello strapotere delle banche. Uno strip tease a fin di bene insomma “per attirare l’attenzione” sul problema economico e soprattutto su di sé. Senza mutande il messaggio è sicuramente più incisivo.”
Ma torniamo in Colombia e alle sue Condizioni sociali. “A seconda dei metodi utilizzati per il computo, le statistiche sulla povertà e l’indigenza in Colombia riportano cifre differenti. I dati relativi al sistema SISBEN, che si basa sui potenziali fruitori di programmi sociali, parlano di circa 30 milioni di poveri (su 42.888.592 abitanti), pari approssimativamente al 70% della popolazione complessiva.Le fonti governative del Departamento Administrativo Nacional de Estadística affermano che i poveri in Colombia sono il 45,5% del totale, che salgono al 64,3% nelle aree rurali (2009), e gli indigenti il 16,4% (aree rurali: 29,1%), per un totale di 61,9% sulla media del paese (aree rurali: 93,4%). Tali dati evidenziano una lieve decrescita rispetto all’anno precedente.Secondo il PNUD (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), il 12% dei bambini colombiani è denutrito. Fonti del DANE affermano che i disoccupati in Colombia sarebbero 2.608.000, mentre i lavoratori “informali” circa 7 milioni (2010); secondo la CUT, la principale centrale sindacale del paese, il lavoro “informale” in Colombia è pari al 60% della popolazione attiva, il che vuol dire che circa 9 milioni di colombiani non hanno un lavoro stabile. Per il 2009 il DANE registra un tasso di lavoro minorile pari al 9,2%, che rappresenta un aumento di 2,3 punti percentuali rispetto al 2007. Un’inchiesta del Fondo delle nazioni Unite per la Popolazione rivela che ogni anno in Colombia muoiono per cause evitabili oltre 500 donne in stato di gravidanza.Stando ai dati rilevati grazie alla “Campagna internazionale per la liberazione dei prigionieri politici in Colombia”, i prigionieri politici in Colombia sono circa 7.000; altre ricerche forniscono la cifra di 7200, oppure 7500 detenuti.
Alcuni rapporti attestano che tale numero è addirittura sottostimato, poiché con l’aumento delle detenzioni dell’ultimo periodo si raggiungerebbe la cifra di 9500 prigionieri politici.La Colombia risulta essere il paese più pericoloso al mondo per i sindacalisti; il 60% dei sindacalisti che ogni anno vengono uccisi in tutto il mondo è colombiano.Solo fra gennaio e marzo del 2011 sono state registrate 96 aggressioni nei confronti di attivisti per i diritti umani, e per ben 64 volte associazioni e ONG hanno subito attacchi che hanno messo gravemente in pericolo la vita dei propri membri, e ostacolando il loro lavoro. All’inizio del 2011, la Magistratura Colombiana ha documentato 173.183 casi di omicidio e 34.467 casi di sparizioni forzate, commessi da paramilitari. Ex membri delle AUC sono responsabili di 1.597 massacri, e dello sfollamento forzato di 74.990 comunità, ed il reclutamento di 3.557 minori. I registri giudiziari indicano che i paramilitari hanno commesso 3.532 estorsioni, 3.527 sequestri, 667 atti di violenza di genere. Le confessioni di alcuni paramilitari hanno evidenziato legami con 429 politici, 381 membri delle forze di sicurezza ufficiali e 155 funzionari pubblici.La Colombia mantiene anche il record di paese con la maggior quantità di persone costrette a lasciare i luoghi di residenza a causa della violenza dei gruppi paramilitari; secondo la ONG Codhes circa 5,2 milioni di persone sono state sfollate forzatamente fra il 1985 ed il 2010 da zone rurali A circa 200 km a sud di Bogotá, in località “La Macarena”, nel dipartimento del Meta, è stata ritrovata la più grande fossa comune d’America Latina, con oltre 2.000 corpi non identificati, probabilmente civili vittime di militari dell’esercito colombiano. Altre fosse comuni sono state più recentemente rinvenute, sia nel dipartimento del Meta, sia nel resto del paese.”
Che vogliamo fare con questi numeri, giocarceli al Lotto, già che siamo vicini all’ 8 marzo? Disturberanno queste foto la sensibilità Facebook? E le cifre riportate? Una bella vangata e rimuoviamo tutto? ciao Donne.
Doriana Goracci
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