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ROMA / 13-03-2012

CRISI E CONSUMI / In calo gli acquisti di carne e frutta: la crisi si riflette sull'alimentazione

Piu’ attenti alla spesa 6 italiani su 10: aumentano tempo e offerte, calano acquisti e sprechi, come trent'anni fa




Crisi impoverisce le tavole degli italiani: si abbassano i consumi di carne e frutta, ultime notizie Roma -  Le tavole degli italiani si sono impoverite in quantità nel 2011 con meno carne bovina (-0,1 per cento), carne di maiale e salumi (-0,8 per cento), ortofrutta (-1 per cento) e addirittura latte fresco (-2,2 per cento). E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare lo studio di Intesa San Paolo che evidenzia un calo della spesa degli italiani pari all'1,5 per cento a prezzi costanti nel 2011, con una spesa procapite per l’agroalimentare al di sotto dei 2400 euro annui su livelli di quasi trent'anni fa.

Gli italiani hanno ridotto i consumi di carne e frutta invertendo la tendenza all’aumento che si è verificata negli ultimi 30 anni durante i quali i consumi procapite in grammi al giorno erano passati per la carne da 206 del 1980 a 241 del 2010 e per la frutta da 308 del1980 a 418 del 2010. Per risparmiare nel 2011 piu’ di sei italiani su dieci (61 per cento) nel 2011 hanno modificato i propri comportamenti di acquisto confrontando con piu’ attenzione i prezzi nel momento di riempire il carrello della spesa, secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Il 59 per cento degli italiani nel 2011 è andato alla ricerca delle offerte 3 x 2 in misura maggiore rispetto al passato per effetto della crisi che di fatto ha allungato il tempo trascorso a fare la spesa degli italiani che tagliano gli acquisti di istinto e prestano piu’ attenzione ai prodotti che mettono nel carrello.

La maggioranza degli italiani (55 per cento) infatti ha aumentato il tempo dedicato a fare la spesa. Il 57 per cento degli italiani ha peraltro ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi. Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 47 per cento lo ha fatto facendo la spesa in modo più oculato, il 31 per cento riducendo le dosi acquistate, il 24 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento guardando con più attenzione alla data di scadenza.

Per effetto dell’aumento record dei prezzi dei carburanti, la spesa per trasporti, combustibili ed energia elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato nel 2011 quella per gli alimentari, secondo l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia a causa di questi rincari, il costo per trasporti, combustibili ed energia elettrica è stimato complessivamente  pari  al 19,1 per cento della spesa totale, contro il 19 per cento della spesa alimentare. Un cambiamento  che riflette l’andamento dei prezzi sul mercato dove un litro di gasolio costa piu’ di un litro di latte o di un chilo di pasta. Bisogna evitare il rischio reale che le famiglie italiane per far fronte ai rincari energetici in un momento di crisi siano costrette a risparmiare con l’acquisto di cibo a basso prezzo, a cui puo’ corrispondere anche bassa qualità e rischi per la salute.

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