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ROMA / 15-03-2012
BUONI VACANZA ITALIA / Abrogata la norma che finanzia il sistema Buoni vacanze
Turismo Italia, stop del governo ai Buoni vacanze, ultime notizie Roma - Con il Decreto Legge n.5/12 “Semplificazioni e sviluppo”, il Governo chiude i Buoni vacanze, decisione che colpisce uno strumento che stimola la domanda interna e favorisce la destagionalizzazione. Il Ministro del Turismo ha improvvisamente disposto che l’emissione dei buoni vacanze, già prevista per tutto il 2012, debba cessare dal 9 settembre 2012 e per la stessa data tutti i buoni vacanze in circolazione debbono essere utilizzati o restituiti. Anche il finanziamento già disposto nel 2011 viene ritirato e quindi la possibilità di accedere al contributo è ormai prossima all’esaurimento.
Il settore turismo, importante settore di un nuovo percorso di sviluppo dell’Italia, ha bisogno di un intervento forte a sostegno della domanda interna a partire dalle fasce sociali più deboli, in questo momento di crisi economica che si riflette sulle disponibilità finanziarie delle famiglie.
L’Associazione “Buoni Vacanze Italia”, promotore e gestore del sistema, sottolinea quindi l’incongruenza di tale decisione, presa nel quadro di iniziative governative che avrebbero dovuto semplificare e sviluppare l’economia. Dopo l’introduzione dell’imposta di soggiorno, il passaggio dall’ICI all’IMU, l’aumento dell’IVA, l’economia turistica italiana registra un nuovo provvedimento penalizzante, che deprime la domanda e spreca un’importante occasione di sviluppo.
E' importante sottolineare che il sistema dei buoni vacanze è un esempio di intervento pubblico nel settore turismo, che non ha comportato la creazione di infrastrutture come agenzie, unità di missione, siti, consulenti evitando quindi dispersione di risorse e garantendo la massima efficacia dello strumento, e che è direttamente finalizzato a sviluppare la domanda interna. Ma, soprattutto, l’investimento statale è ampiamente ripagato dall’effetto moltiplicatore generato dalla spesa turistica e dal conseguente aumento del gettito fiscale.
In Europa, i buoni vacanze sono utilizzati sia come strumento sociale che come volano di sviluppo, con ricadute positive anche sul versante del bilancio dello Stato (in Francia circa un miliardo e mezzo di euro di buoni emessi per una spesa turistica attivata annualmente di 3 miliardi di euro).
Per queste ragioni, rappresentanti di quasi tutte le forze politiche hanno sottoscritto una proposta di legge (C.4558), che prevede sostanzialmente l’estensione anche nel nostro Paese del modello francese che oltre a stimolare la domanda interna ed la destagionalizzazione consente una parziale defiscalizzazione tributaria e degli oneri sociali. Sarà quindi possibile, con la stabilizzazione del sistema buoni vacanze in Italia, concordare lo reciprocità di spesa dei buoni tra Francia ed Italia, con indubbi vantaggi per la nostra bilancia commerciale.
L’Associazione Buoni Vacanze Italia chiede al governo di volere fare propria la proposta di legge C4558 e di definire le modalità di passaggio dall’attuale sistema al nuovo senza soluzioni di continuità, per non interrompere un servizio ai cittadini e avviare da subito il collegamento con il sistema francese.
Antonella Fiorito
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