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ROMA / 12-04-2012
ALLARME BCE SU CRESCITA E OCCUPAZIONE / Nel 2012 salirà la disoccupazione
Roma, utlime news - UnoNotizie.it - Sono dati allarmanti quelli riferiti dal bollettino mensile della Banca Centrale Europea secondo il quale questo 2012 sarà un anno terribile per l'aumento della disoccupazione. La crisi congiunturale delle economie europee, nella fattispecie, colpirà le imprese e i lavoratori, generando nuove ondate di disoccupazione a breve termine.
La Bce informa che nel quarto trimestre 2011 l'occupazione è scesa dello 0,2% sul periodo prevedente, con un tasso di disoccupazione fermo al 10,8% nel febbraio 2012.
"Agli inizi del 2012 - riporta il bollettino - i dati delle indagini confermano una stabilizzazione dell'attività economica su bassi livelli. E' attesa una ripresa graduale dell'economia dell'area euro nel corso dell'anno", tuttavia "le perduranti tensioni nei mercati del debito sovrano e il loro impatto sulle condizioni creditizie, nonché il processo di risanamento del bilancio nel settore finanziario e in quello non finanziario e l'elevata disoccupazione in alcuni Paesi dell'area, dovrebbero continuare a frenare la dinamica di fondo della crescita".
Il consiglio direttivo continua ad attendersi una graduale ripresa dell'economia dell'area dell'euro nel corso dell'anno, anche se le "prospettive economiche sono prevalentemente soggette a rischi al ribasso, che riguardano in particolare il rinnovato intensificarsi delle tensioni nei mercati del debito dell'area dell'euro e la loro potenziale propagazione all'economia reale dell'area e sono altresì connessi a ulteriori rincari delle materie prime".
La Banca centrale europea ha previsto tassi d'inflazione nell'area euro sopra il 2% nel 2012 (soprattutto per effetto dei recenti rincari dell'energia e degli incrementi delle imposte indirette), e allo stesso tempo esorta i governi "a ripristinare posizioni di bilancio solide e ad attuare riforme strutturali energiche". Per creare fiducia, crescita e nuova occupazione diviene "necessario onorare appieno gli impegni assunti nel quadro del Patto di stabilita' e crescita e affrontare con determinazione i punti di debolezza in termini di competitività".
A.S.
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