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ROMA / 01-05-2012

ITALIA, PENSIONATI SEMPRE PIU' POVERI / Anche i salari sono tra i più bassi d'Europa

L'istat ritrae una nazione alle corde, dove all'impoverimento costante dei vecchi fa da contraltare una diminuzione del potere d'acquisto nella classe lavoratrice


Roma, ultime notizie Italia - UnoNotizie.it - Dati sempre più drammatici sulle condizioni dei pensionati italiani. Il 14,4% di essi (2,4 milioni) riceve una pensione inferiore ai 500 euro mensili. Il 31%, (5,2 milioni di persone) guadagna tra i 500 e i 1000 euro, il 23,5% tra i 1000 e i 1500 euro. Il restante 31,1 ottiene una pensione superiore ai 1500 euro. L’impietoso rapporto dell’Istat redatto in collaborazione con l’Inps, segnala che quasi il 70% dei pensionati italiani guadagna meno di 1500 euro. In media, l’intera classe sociale dei pensionati, costituita da 16,7 milioni di persone guadagna 15.471 euro l’anno. E’ la certificazione statisti cadi una condizione drammatica, in cui gran parte delle famiglie italiane non arrivavano alla fine del mese per questo secondo il segretario generale della Spi Cgil Carla Cantone “un intervento sui redditi da pensione non è più rinviabile”.

Come spiega il quadro del sinfacato “da anni stiamo assistendo ad un progressivo e drammatico impoverimento dei pensionati italiani a fronte di un costante aumento del prelievo fiscale, del costo dei servizi sanitari e di assistenza, dei prezzi e delle tariffe”. Per questi motivi, va sollecitato urgentemente un intervento “per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni, togliendo il blocco della rivalutazione annuale iniquamente adottato con la riforma Fornero, e ridurre il prelievo fiscale insostenibile”. D’accordo anche la Uil, che con il segretario confederale Domenico Proietti dichiara che “c’è bisogno di un doppio intervento, uno a favore del ripristino pieno dell’indicizzazione dei trattamenti al tasso di inflazione, scandalosamente limitata, con la manovra di dicembre, solo alle pensioni che non superano i 1400 euro lordi” e l’altro per varare “un primo modulo di riduzione delle tasse sui redditi da pensione che permetta di recuperare il potere d’acquisto perso in questi anni”. Solo in questo modo si può “cominciare a ripristinare l’equità e la sostenibilità sociale del nostro sistema previdenziale”.

Sulla stessa linea anche il vicepresidente vicario della Confesercenti Massimo Vivoli, per cui la situazione dei pensionati in Italia è “drammatica, allarmante, imbarazzante”. “Mi auguro che i dati dell’Istat contribuiscano a sensibilizzare le forze politiche ed il governo sul problema, mettendo in campo misure incisive, realmente capaci di sottrarre milioni di pensionati alla condizione di disagio in cui sono costretti a vivere”. Assolutamente non migliore è la situazione dei lavoratori in attività che secondo uno studio dell’Ocse, il Taxing Wages, vede gli italiani in fondo alla classifica sui salari percepiti: l’Italia è al 23esimo posto, dietro anche alla Spagna e all’Irlanda oltre che alle altre potenze europee.

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