|
ROMA / 08-05-2012
SCIE CHIMICHE: IL PERICOLO NASCOSTO / Nessuno parla delle scie chimiche, un pericolo gravissimo
Durante un simposio internazionale, tenutosi in Belgio nel 2010, gli scienziati hanno affermato che la manipolazione del clima tramite la trasformazione dei cirri è un problema reale. Le modifiche ambientali sono oggi impiegate perché considerate una fonte di salvezza contro i cambiamenti climatici e la scarsità di acqua e cibo, mentre tutti dimenticano che le lobby militari e industriali potrebbe trarre beneficio dal controllo del clima.
LAZIO ultime notizie ROMA - unonotizie.it - Secondo quanto affermato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale nel 2007, “negli ultimi anni è calato il supporto alle ricerche sulle modifiche climatiche, e si è manifestata la tendenza a agire in maniera diretta, attraverso progetti concreti”.
L’unico complotto riguardante la geoingegneria è che gran parte dei governi e delle industrie si rifiutano di ammettere pubblicamente ciò che è evidente a tutti. La valutazione della ricerca può essere fatta da chiunque ne abbia interesse e sia in grado di destreggiarsi nei meandri delle riviste scientifiche. Quindi, mentre da un lato si inizia a parlare maggiormente del tema, dall’altro si sente la mancanza di chiarezza pubblica. In fondo, viene presentata una breve lista di episodi di cloud seeding (inseminazione delle nuvole), a partire dal 1915.
Nominate in modi diversi (geoingegneria atmosferica, manipolazioni climatiche, gestione della radiazione solare, cuscinetti chimici, inseminazione delle nuvole, moltiplicazione della forza climatica), le irrorazioni aeree tossiche sono normalmente note come scie di condensazione. Si tratta di una delle diverse tecniche di modifica climatica, pratica largamente diffusa e generosamente finanziata.
Il simposio è stato ospitato dal gruppo Belfort, che negli ultimi sette anni ha lavorato per accrescere la consapevolezza sulle irrorazioni aeree tossiche, e ha visto la partecipazione di gruppi di sensibilizzazione sulle scie di condensazione provenienti da Grecia, Germania, Olanda, Francia e Stati Uniti. Il 29 maggio, il gruppo Belfort ha pubblicato cinque video, e nello stesso giorno il regista Michael Murphy (“Environmental Deception and What in the world are they spraying”) e l’ingegnere aerospaziale Coen Vermeeren hanno fatto la presentazione più drammatica.
Il Dott. Vermeeren, della University of Technology di Delft, ha presentato una relazione scientifica di 300 pagine sul CASE ORANGE e sulla scienza delle scie di condensazione, l’ impatto sul clima e i programmi di manipolazione climatica degli Stati Uniti e dei loro alleati.
La relazione, preparata per il gruppo Belfort da un gruppo di scienziati, è stata presentata in maniera anonima. È stata inviata alle ambasciate, alle agenzie stampa e ai gruppi di interesse di tutto il mondo, affinché si stimolasse il dibattito pubblico.
Nel documento si parla dell'HAARP, ovvero del Programma di ricerca sulle radiazioni aurorali attive ad alta frequenza, un impianto militare per la ricerca sulla manipolazione ionosferica, elettromagnetica, sui campi elettrostatici e su altri sistemi in grado di modificare l'ambiente.
Per ragioni di tempistica, le conseguenze che l'inseminazione delle nuvole avranno sull'ambiente e sulla nostra salute non vengono considerate. Il rapporto Case Orange, invece, ne parla, come anche gran parte degli oratori al simposio di Belfort. Delle ricerche poco approfondite rivelano che è in corso un dibattito tra i ricercatori per quanto riguarda la tossicità delle scie chimiche che deve ancora essere definita con precisione.
|
|