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CITTA' DEL VATICANO / 28-05-2012
VATICANO, PAOLO GABRIELE, MAGGIORDOMO PAPA ARRESTATO / Possedeva in casa documenti riservati del pontefice, il maggiordomo non parla
Non parla Paolo Gabriele, il maggiordomo del papa accusato di aver sottratto documenti riservati del papa, ultime notizie Vaticano - Sembra la storia scaturita da un libro di intrigo e mistero, uno di quei libri che hanno sbancato il botteghino dell'editoria in questi ultimi anni, quella di Paolo Gabriele, il maggiordomo di papa Benedetto XVI. Gabriele, "il corvo", si trova ancora in isolamento nella stanza della Gendarmeria del Vaticano e, a distanza di tre giorni, ancora non ha fatto alcuna ammissione ai magistrati vaticani.
Il direttore della sala stampa del Vaticano, Padre Federico Lombardi ha reso noto l'attuale stato dei fatti: ''Confermo che la persona arrestata mercoledì sera per possesso illecito di documenti riservati, rinvenuti nella sua abitazione in territorio vaticano, è Paolo Gabriele, che rimane tuttora in stato di detenzione''. ''Si è conclusa la prima fase di 'istruttoria sommaria' sotto la direzione del Promotore di Giustizia, prof. Nicola Picardi, e si è avviata la fase di 'istruttoria formale' condotta dal Giudice istruttore, prof. Piero Antonio Bonnet'', ha continuato il portavoce della Santa Sede. Quello che è trapelato circa le sue attuali condizioni, è che appare molto colpito che si è rifugiato nella preghiera e nel conforto della lettura del Vangelo.
Sono molti i misteri che aleggiano intorno a quest'uomo che ha pugnalato alle spalle il papa a cui gli inquirenti stanno chiedendo tante spiegazioni. Sta di fatto che nell'abitazione di Paolo Gabriele sono state trovate alcune scatole piene di documenti riservatissimi provenienti, senza alcuna giustificazione, dallo studio di Benedetto XVI. Materiale, anche fotografico, che poco dovrebbe avere a che fare con il lavoro di un maggiordomo. Le domande intorno alla vicenda sono tante, a partire dal perché di questa attività, fino al destinatario di tutte queste carte. E tra indiscrezioni e silenzi l'attesa di rivelazioni forti aumenta di ora in ora.
Padre Federico Lombardi, ha sottolineato che la competenza della vicenda è totalmente del Vaticano e non dell'Italia, tanto per chiarire la faccenda, dal momento che Paolo Gabriele è residente presso lo stato della Santa Sede ed è appartenente alla famiglia pontificia, ossia ossia tra i membri che seguono Benedetto XVI. I legali del maggiordomo del papa hanno suggerito a quest'ultimo di non parlare, di trincerarsi quindi dietro al silenzio.
Silenzio o no, il tradimento di Gabriele ha lasciato tutti di sasso. "Tutti lo conoscono qui - ha detto Lombardi -. Certamente c'é stupore e dolore ma anche grande affetto nei confronti della sua famiglia, che è molto amata. L'augurio alla famiglia é che possa superare questa prova". Al momento la moglie e i tre figli del maggiordomo hanno abbandonato l'abitazione in Vaticano e si sono trasferiti presso dei parenti a Ostia.
"Sapevamo già da mesi - ha affermato il direttore dell'Avvenire, giornale della Cei - che qualcuno, tra coloro che per lavoro e servizio più sono vicini al Papa, stava miseramente tradendo la sua fiducia. Sapevamo che qualcuno frugava nella sua corrispondenza, tra le sue carte. Sapevamo che qualcuno era arrivato a cedere ad altre persone documenti. E sapevamo che qualcuno aveva operato perché venissero pubblicati. Oggi sappiamo che qualcuno è stato trovato in possesso di carte riservate. Nulla di più di questo sappiamo, come nulla sappiamo di corvi e di altri animali da titolo di giornali e di tg".
"Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia...", con queste parole Benedetto XVI, visibilmente addolorato, ha parlato sabato scorso ai fedeli.
Intanto al Vaticano si rumoreggia sul possibile arrivo di nuovi arresti di persone coinvolte nella fuga di documenti riservati.
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