|
ROMA / 31-05-2012
RIFORMA DEL LAVORO / Governo mette fiducia sul disegno di legge riforma mercato del lavoro
Il governo pone quattro fiducie: "Serve al Paese" Il ministro al Senato: "Ma una volta approvato il ddl non resti lettera morta, monitoreremo"
Il governo mette la fiducia sul disegno di legge di riforma del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali, ultime notizie Roma - Nell'aula del Senato ha preso la parola il ministro dei rapporti con il Parlamento, Piero Giarda specificando che la fiducia e' su quattro maxiemendamenti che compongono la riforma. Le quattro fiducie poste dal governo spacchettano la riforma Fornero in quattro macro aree di una ventina di articoli ciascuno. Il primo maxiemendamento, ha spiegato Giarda, va dagli articoli 1-21, il secondo da 22 a 40, il terzo dal 41 al 54, il quarto dal 55 al 77. Il primo emendamento riguarda la flessibilita' in entrata e in uscita, il secondo gli ammortizzatori sociali, il terzo le tutele in costanza di rapporto di lavoro e bilateralita', il quarto la maternita' e paternita', disabili, politiche attive per il lavoro e la copertura. Gli articolo complessivi sono quindi saliti da 72 a 77.
"Approvare la riforma per poi vederla appassire o peggio disattesa nella pratica non e' interesse del paese e del governo", così il ministro del Lavoro Elsa Fornero si appella perche' il suo ddl non resti "lettera morta". Perche' dispieghi la sua efficacia" il governo ha previsto un "monitoraggio" che ne assicuri l'applicazione "con pragmatismo" perche' su questi temi "non ci sono dogmi, bisogna essere pronti a affinare" il testo, perche' bisogna avere "coraggio di cambiare e correggere".
Sulla riforma del lavoro "il governo precedente si era impegnato, poi si sono espresse importanti istituzioni internazionali, l'Unione europea l'ha esplicitamente richiesta, il nostro Paese ne ha molto bisogno per riprendere un percorso di crescita". "Per questi motivi- prosegue- e non perche' lo chiedono i mercati finanziari, l'approvazione e' un atto di estrema importanza". L'obiettivo "ultimo" non e' solo favorire l'occupazione "in particolare dei giovani e delle donne e ridurre stabilmente il tasso di disoccupazione strutturale" ma anche di rendere "piu' produttivo il lavoro". La riforma tende ad un mercato "inclusivo e dinamico" e "insieme al risanamento finanziario pubblico e' la precondizione per lo sviluppo economico".
|
|