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BOLOGNA / 04-06-2012

EMILIA ROMAGNA, TRE FEMMINICIDI IN POCHI GIORNI / Le scioccanti storie di Kaur, Sabrina e Ludmilla

Per dire basta alla violenza i centri antiviolenza dell'Emilina Romagna si mobilitano con la loro "Notte Bianca" Venerdì 22 giugno



Bologna, ultime news - UnoNotozie.it - Per ritrovare Kaur, 27 anni di origini indiane, ci sono voluti 15 giorni: il suo corpo è stato trovato nel Po nel Piacentino. Incinta di tre mesi e già madre di un bimbo di 5 anni, Kaur è stata uccisa dal suo compagno, pachistano, che non approvava il suo desiderio di vivere un po’ più «all’occidentale»

Sabrina aveva 44 anni: è stata uccisa, con alcuni colpi di arma da fuoco, la mattina di giovedì 31 a Cesena. L'uomo che l'ha assassinata è poi fuggito e si è asserragliato all'interno del Duomo di Cervia, prima di suicidarsi. A spararle sarebbe stato proprio il padre sessantenne di un’amica che la ospitava, con il quale la vittima aveva avuto una breve relazione.

Ludmilla aveva 43 anni: è morta strangolata a Copparo, nel ferrarese, giovedì 31 maggio, per mano del suo  compagno 65 enne, che poi ha avvisato i suoi figli e si è a sua volta suicidato.

Tre donne trovate morte in tre giorni, ogni volta uccise dai propri mariti e compagni. Il 2012 si conferma l’anno orribile della violenza di genere, con un numero record di femicidi commessi non da sconosciuti ma da uomini legati sentimentalmente alle vittime, di cui probabilmente queste donne si fidavano.

L’indignazione è  veramente ai massimi livelli: è ora di dire basta. In regione questi intollerabili delitti non fanno che aumentare: impossibile prevenirli finché non si lavora più efficacemente sul dialogo ed il rispetto tra i generi.

Ancora una volta Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia Romagna lancia un appello alle forze politiche e agli amministratori, perchè i livelli di guardia sono stati ampiamente superati. I centri antiviolenza attendono subito un segnale forte e determinato da parte delle forze politiche, delle istituzioni e della società civile


Per trovarsi insieme, tenere alta l’attenzione e far sentire i diritti di tutte le donne, anche quelle che non ci sono più, i centri antiviolenza lanciano la prima “open night”, la “notte bianca” dei centri antiviolenza, venerdì 22 giugno, affinché non rimangano soli con le donne uccise e vittime di violenza.

L’evento, con i centri aperti per l’intera nottata, vuole essere una testimonianza tangibile di come i centri non si limitino a parlare ma agiscano contro la violenza: da qui la volontà di rendere visibili i luoghi in cui si lavora a fianco delle donne in difficoltà, con una notte “a porte aperte” rivolta a cittadinanza ed istituzioni, perché tutti possano conoscere questo delicato lavoro, che senza il necessario supporto istituzionale rischia di non riuscire a dare risposte sufficienti alle tante donne vittime di violenza.

 


Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna è nato con lo scopo di costruire un’identità comune che sviluppi progettualità e visibilità dei Centri antiviolenza e delle Case delle donne del territorio.

È costituito da 11 associazioni che in Regione sono attive in contrasto alla violenza alle donne:
Casa delle Donne per non subire violenza onlus di Bologna,
Sos Donna Bologna
Sos Donna onlus di Faenza,
Centro Donna Giustizia di Ferrara,
Demetra Donne in aiuto onlus di Lugo,
Casa delle Donne contro la violenza onlus di Modena,
Centro Antiviolenza onlus di Parma,
La Città delle Donne di Piacenza,
Linea Rosa Onlus di Ravenna,
Nondasola - Donne insieme contro la violenza Onlus di Reggio Emilia,
Rompi il Silenzio Onlus di Rimini.


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