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MODENA - BOLOGNA / 04-06-2012
TERREMOTO EMILIA ROMAGNA / Continua lo sciame sismico, approvato un fondo per le imprese terremotate
Altre lievi scosse di assestamento nello scorso fine settimana. Nasce una bambina nella tendopoli di Mirandola. Si mette in moto la macchina della ricostruzione con un fondo per le imprese colpite: la priorità è far ripartire l’economia
EMILIA ROMAGNA ultime notizie MODENA – BOLOGNA – unonotizie.it – Lo sciame sismico non accenna a diminuire e anche nelle scorse notti si sono registrate molteplici scosse di assestamento, tutte di magnitudo inferiore ai 3.0 gradi, tra le province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova. Piccole scosse nella notte tra Sabato e Domenica si sono registrate anche a sud di Ravenna, con 2.3 gradi di magnitudo e, con minore entità, anche nei pressi di Ascoli Piceno e al confine tra il cuneense e la Francia, sulle Alpi Cozie.
Nella tendopoli di Mirandola un lieto evento ha caratterizzato lo scorso fine settimana: una donna di origini cinesi, di San Felice sul Panaro, ha infatti dato alla luce con parto naturale una bambina. La mamma e la bambina in buone condizioni sono state trasferite al Policlinico di Modena.
Intanto si mette silenziosamente in moto la macchina della ricostruzione con l’obiettivo prioritario di far ripartire l’economia emiliana. Approntato un fondo speciale per le imprese che faciliterà la ricostruzione dei tanti capannoni distrutti dal sisma e permetterà di riavviare la produzione di settori strategici per l’economia nazionale.
"Lavoreremo per far sì che quelle imprese che hanno bisogno di fare produzione subito si possano spostare con un accordo tra sindacati e imprenditori per garantire quella produzione e non perdere il cliente e nello stesso tempo ristrutturare. Vogliamo provarci e siamo convinti di farcela". Così il governatore Vasco Errani, dopo l'incontro di Sabato con i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Camusso, Bonanni e Angeletti.
"Abbiamo già ottenuto - ha detto - un fondo di rotazione a tasso zero per tutte le imprese che serva per un investimento immediato a riattivare, ristrutturare o ricostruire il proprio impianto: questo è il primo punto che diventerà operativo nei prossimi giorni e consentirà di costruire un ponte fra il riconoscimento dei danni e l'avvio del lavoro. C'è poi il tema delle imprese che vogliono trovare soluzioni alternative in attesa di ricostruire, per garantire il cliente e garantire l'attività". Rassicurazioni sono arrivate anche per le imprese del biomedicale che attendono da lunghissimo tempo pagamenti dalle amministrazioni pubbliche. "Assicuriamo - ha detto Errani - che nel giro di dieci giorni risolveremo il problema".
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