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ROMA / 12-06-2012
CRISI E RECESSIONE / Anche in Italia le banche iniziano a bloccare i prelievi
I correntisti di Banca Network Investimenti (BNI) non possono più effettuare prelievi e versamenti.
LAZIO ultime notizie ROMA – unonotizie.it – Grazie a un provvedimento della Banca d’Italia la BNI (Banca Network Investimenti S.p.a.) è stata autorizzata alla sospensione dei pagamenti, senza comunicare alcunché ai correntisti. Questi ultimi sono così impossibilitati a effettuare prelievi e versamenti, pagamenti delle bollette, delle rate dei mutui e delle tasse.
Il provvedimento oltre ad aver destato le preoccupazioni dell’Adiconsum, si configura come un’inequivocabile segnale di peggioramento delle condizioni economiche, rendendo la situazione italiana ogni giorno più simile a quella di paesi come la Grecia, già sottoposti a un regime di aiuti economici, con conseguente commissariamento, da parte dell’Unione Europea.
Per Pietro Giordano di Adiconsum siamo di fronte a un “Grave l’atteggiamento di Banca d’Italia che assume provvedimenti senza valutare le ricadute sui correntisti, e in special modo, sulle famiglie monoreddito e sui pensionati” .
Adiconsum chiede a Bankitalia un incontro urgente e la revoca del provvedimento
“Molto grave e inaccettabile” – prosegue Giordano, segretario generale dell’associazione consumatori – “l’atteggiamento di Banca d’Italia nella vicenda BNI S.p.A., perché altamente lesivo degli interessi della clientela”.
Bankitalia, infatti, dopo aver prorogato il commissariamento dell’istituto di credito, dando quindi l’impressione di un imminente salvataggio, ha poi dato il via libera alla liquidazione coatta, senza fornire alcuna preventiva comunicazione ai correntisti, lasciandoli in condizione di non poter effettuare alcun tipo di operazione, neanche quelle di base per la sopravvivenza quotidiana, quali prelievi e versamenti, pagamenti di utenze, rate, tasse.
“Dobbiamo purtroppo segnalare che provvedimenti lesivi come quelli adottati nei confronti della clientela BNI” – denuncia Giordano – “non rappresentano un caso isolato. Decisioni prese senza tener conto delle pesanti ricadute, in particolare sui risparmiatori in possesso di un unico conto corrente su cui accreditano stipendio o pensione, non sono nuove a Bankitalia, ed hanno interessato anche i correntisti di Banca MB”.
“L’atteggiamento di Banca d’Italia” – prosegue Giordano – “è burocratico e notarile e come Adiconsum abbiamo chiesto in una lettera inviata a Banca d’Italia e a BNI la revoca del provvedimento e un incontro urgente per definire le modalità con cui i clienti, specie famiglie a reddito fisso e pensionati, possano svolgere le normali operazioni quotidiane”.
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