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VITERBO / 14-06-2012
SANITA', TUSCIA / A Belcolle sette ore e mezzo di attesa per un medico
Il racconto di un’avvocatessa di Viterbo, che ha atteso indignata per sette ore e mezzo in attesa di un medico. A Belcolle l’uomo è stato fatto sedere su una sedia senza che nessuno facesse nulla
LAZIO ultime notizie VITERBO – unonotizie.it – Il racconto di Anna Camilli, avvocatessa viterbese, che in preda alla rabbia, descrive quel che è accaduto a lei e al marito 77enne che si è sentito male la scorsa settimana: “Ho subito chiamato il 118 e lo hanno trasportato al pronto soccorso di Belcolle, in uno stato praticamente comatoso”.
L’uomo, che ha subito un intervento alla testa l’anno scorso, era rimasto svenuto sul balcone diverse ore e nonostante i soccorsi dei medici del 118, quando è salito sull’ambulanza ancora non si era ripreso. “Alle 15,30 – racconta Anna Camilli – siamo arrivati in ospedale e lo hanno fatto sedere su una sedia. Da quel momento il vuoto. Mi chiedo è mai possibile che i malati vengano lasciati così senza nessuno che presta cure o attenzione? Io non posso accettarlo”.
“Solo alle 20, esattamente sette ore dopo, – continua l’avvocatessa – ci hanno comunicato che avevano avvisato un neurologo. Alle 23 ce ne siamo andati dopo che i medici ci hanno detto che non aveva nulla ma che avrebbero voluto ricoverarlo. Mio marito, dopo tutte quelle ore in attesa, era frustrato e arrabbiatissimo e ha rifiutato il ricovero”.
“Ho voluto raccontare questa storia - dice ancora – perché sono veramente senza parole per quello che è successo. Non credo sia normale essere lasciati ore intere senza avere notizie mediche. Da quelle parti l’unico pensiero sembra essere quello di farti accomodare nella sala d’attesa. Io però ormai ho capito e mio marito lo porto a Orvieto”.
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