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CIVITAVECCHIA - VITERBO / 23-06-2012

CASO TIDEI / Ci fu davvero una campagna stampa contro Pietro Tidei?

Un imprenditore avrebbe sborsato 50mila euro per organizzare una campagna stampa contro il candidato sindaco Pietro Tidei e a favore dell’ex sindaco Gianni Moscherini, attualmente indagato


LAZIO ultime notizie VITERBO – CIVITAVECCHIA – unonotizie.it , Iscritti nel registro degli indagati della Procura della Repubblica, per corruzione l'ex sindaco di Civitavecchia, e attuale capogruppo del Pdl, Gianni Moscherini e l’imprenditore Giuseppe Sarnella.

Nell’inchiesta è coinvolto anche Paolo Gianlorenzo, ex direttore dell’edizione viterbese del quotidiano L’Opinione e il responsabile di un’emittente televisiva romana. Secondo quanto si è appreso si tratta di un’inchiesta ''gemella'' in corso a Viterbo, nella quale Gianlorenzo è accusato di corruzione tentata estorsione.

Ieri sera (22 giugno), il diretto interessato ha però smentito di aver ricevuto un avviso di garanzia. 'Finora – ha detto – non mi è stato notificato nulla. E non vedo le ragioni per le quali dovrei essere indagato''.

Stando alle accuse Moscherini avrebbe favorito Giuseppe Sernella, presidente della società Sar Hotel, nell'affidamento dell'appalto per la costruzione del complesso termale cittadino, i cui lavori dovrebbero iniziare il prossimo settembre. In cambio, l'imprenditore si sarebbe impegnato a finanziare una campagna stampa di sostegno alla sua candidatura e denigratoria nei confronti del suo antagonista Pietro Tidei, che gli è poi subentrato nella carica di sindaco. Sempre secondo l'accusa, Sernella avrebbe “stanziato” 50mila euro in inserzioni pubblicitarie per orchestrare la campagna. Campagna che, sempre secondo l’accusa, sarebbe stata ideata e organizzata, almeno in parte, da Gianlorenzo.

In mattinata i carabinieri si sono recati negli uffici del settore Lavori pubblici del comune e hanno acquisito tutti gli atti relativi all'appalto termale. Secondo quanto si è appreso, nei giorni scorsi, avevano sequestrato altra documentazione nella sede romana della società di Sarnella. Il sostituto procuratore del sostituto procuratore Lorenzo Del Giudice, titolare dell’inchiesta, ha disposto anche la perquisizione della casa romana di Moscherini, Circostanza, quest’ultima, confermata dall’ex sindaco nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio, durante la quale ha respinto ogni accusa. I suoi legali avrebbero già impugnato il provvedimento davanti al tribunale del riesame. I carabinieri, su delega del magistrato, avrebbero anche ascoltato alcuni testimoni.

''Non può esserci stata nessuna corruzione per il semplice fatto che al bando per la costruzione del polo termale ha partecipato una sola azienda: la Sar Hotel. La mag istatura fa il suo dovere, in quanto ha ricevuto una segnalazione, l'ennesima contro di me, e deve indagare. Quando questa storia sarà finita con il mio totale proscioglimento, come è sempre avvenuto in passato, chiederò i danni a chi presentato l'esposto'' ha detto Moscherini.

''Come tutti possono verificare - ha aggiunto - non c'è stata alcuna campagna stampa a mio sostegno e a discredito di Tidei. La procura farà tutti gli accertamenti del caso e verificherà che l'esposto è totalmente infondato e diffamatorio''.

Infine, Moscherini ha ricordato tutte le vicende giudiziarie contro di lui scaturite da altri esposti: ''Una ha riguardato un altro presunto episodio di corruzione, in un'altra mi hanno accusato di omicidio colposo, solo per citare due casi . Ma sono stato sempre assolto o prosciolto. Così sarà anche questa volta''.

''Sì, conosco Sarnella e l’ho anche incontrato per concludere un accordo pubblicitario che era già stato definito con il direttore dell’Opinione Arturo Diagonale. Era un contratto da 20mila euro. Peraltro credo che la cifra pattuita non sia stata mai pagata''. E’ quanto ha dichiarato Gianlorenzo al termine della conferenza stampa di Moscherini.

''Non c’è stato alcun complotto contro Tidei – ha aggiunto -, anche se è stata una campagna elettorale dura non c’è stata alcuna macchina del fango. Anche perché se è tirato del fango sono stati proprio i sostenitori di Tidei''.

Alla domanda sul ruolo svolto nella vicenda Gianlorenzo ha risposto: ''Sono arrivato a Civitavecchia negli ultimi giorni per dare una mano con una comunicazione più aggressiva al mio amico di vecchia data Gianni Moscherini. E non credo di aver commesso alcun reato andando in macchina, su una strada pubblica, sotto casa di Tidei a rivolgere qualche domanda''.

Invece, secondo indiscrezioni, sarebbe proprio da quell’episodio, definito ''un agguat'' a Tidei, che sia scaturito l’esposto da cui sarebbe nata l’inchiesta.


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