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ROMA / 26-06-2012
ESAMI DI MATURITA' 2012 / ieri terza prova esame di maturità 2012
Oggi la terza prova degli esami di maturità 2012. U terzo degli studenti conoscerebbe già le materie del test grazie alle soffiate dei professori
LAZIO ultime notizie ROMA – unonotizie.it – Ieri più di 500 mila studenti delle scuole superiori cimentati con la terza prova scritta degli esami di maturità 2012. E’ la volta del questionario, meglio conosciuto come quizzone, dopo il tema di italiano di giovedì scorso e la seconda prova di venerdì, differente in base all’indirizzo di studio e all’istituto. Per la prova ciascuna commissione ha preparato un questionario composto di domande a risposta aperta o chiusa, o anche da questionari, esercizi o trattazioni sintetiche a cui seguiranno poi gli orali.
Se ci siamo meravigliati per gli scatti rubati delle prove scritte di Maturità finiti a tempo di record sul web, non possiamo rimanere indifferenti al fenomeno della “violazione del segreto d’ufficio” da parte delle commissioni d’esame per quanto riguarda la terza prova.
Per regolamento gli studenti non dovrebbero sapere né le materie né le domande del “quizzone”, che viene preparato dalle singole commissioni. Eppure poco più della metà degli studenti ha ricevuto qualche soffiata dagli stessi professori.
Questa è la domanda che Skuola.net ha rivolto ai maturandi al termine delle prove scritte attraverso un sondaggio online al quale hanno partecipato circa 800 studenti. Da questa ricerca è emerso che uno su cinque non solo conosce le materie ma anche qualche domanda. Uno su tre, invece, dichiara di conoscere solamente le materie di cui sarà oggetto la prova. Tutti gli altri, circa il 45%, sono rimasti invece all’oscuro di tutto così come dovrebbe essere.
La terza prova, generalmente conosciuta come “quizzone”, è uno scritto a carattere multidisciplinare che può riguardare al massimo cinque materie e i cui quesiti vengono preparati direttamente dai docenti delle singole commissioni. Insomma nessun trasporto, anche se telematico, da Viale Trastevere alle sedi scolastico: in questo caso i testi della prova sono fatti in casa. La legge e il buon senso vuole che le materie che saranno oggetto d’esame non vengano rese note agli studenti prima della prova stessa, in quanto lo scopo è proprio quello di approfondire la preparazione globale relativamente al programma dell’ultimo anno.
La vicinanza e la confidenza che sussiste tra gli autori delle prove, di cui la metà sono professori interni che già conoscono la classe, originano un fenomeno che tra gli studenti è ormai noto: anticipazioni su materie e domande d’esame. Anche nel corso della Maturità 2011, secondo i dati in possesso di Skuola.net, solo il 40% degli intervistati dichiarò di essere all’oscuro di tutto.
Queste disparità configurano sicuramente una differente difficoltà della prova non solo di scuola in scuola, ma addirittura di commissione in commissione. Probabilmente l’introduzione di una terza prova nazionale curata dall’Invalsi ridurrebbe queste ingiustizie e renderebbe più omogenea sul territorio nazionale la difficoltà dell’esame di Maturità. Ma l’evocare l’Invalsi spaventa gli studenti delle superiori, che, come anticipato nei giorni scorsi, sono per lo più contrari a questa prospettiva.
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