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ROMA / 04-07-2012

SPENDING REVIEW, SPESA PUBBLICA / Tagli a 10 mila statali e aumento dell’IVA

In arrivo il decreto sulla riduzione della spesa pubblica: tagli a 10 mila statali e piano per mobilità e prepensionamenti. Misure anche su sanità e IVA


Spesa pubblica e tagli agli statali, ultime notizie Roma - Sarà questa la settimana in cui il governo presenterà in parlamento i provvedimenti contenuti nel pacchetto sulla spending review, le misure finalizzato alla riforma della pubblica amministrazione e alla riduzione degli sprechi dello stato e degli enti pubblici. La parte del leone la faranno le riduzioni della pianta organica delle Pa, con il taglio di 10mila lavoratori statali, per cui sono previste anche specifiche deroghe alla riforma Fornero, per velocizzare le uscite con dei piani di prepensionamento. 

Ultime riunioni a Palazzo Chigi e al ministero della Sanità per mettere a punto il decreto che ha tenuto conto anche delle indicazioni ottenute nei vertici con sindacati e Regioni che si stanno tenendo da ieri. Tra i dati più certi c’è la necessità di reperire 4,2 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’IVA, o per limitarlo all’1% invece del 2% inizialmente ipotizzato per gennaio. I fondi ottenuti dalla riduzione della spesa pubblica serviranno anche a garantire risorse per il terremoto dell'Emilia e per spese come quelle per le missioni internazionali che anche questo governo continua a ritenere inderogabili.

Forte anche del buon risultato del gettito Imu, Monti ha escluso il ricorso ad una nuova manovra di aggiustamento dei conti in corso d'anno. Resta tuttavia aperta l'ipotesi di portare l'arco temporale della manovra su tre anni, in questo caso il tanto temuto aumento dell’IVA sarebbe solo rimandato da settembre a gennaio, per arrivare a 30 miliardi fino al 2014.

La sanità è stata al centro delle discussioni degli utimi giorni. Anche se non si conosce l’esito delle riunioni trai i ministri economici e Renato Balduzzi, titolare del Ministero della Salute, è certo è che la spesa per i medicinali di Asl e ospedali dovrebbe scendere dall'attuale tetto del 13,2 per cento, ma il ministero della Sanità vorrebbe scendere di 2 punti mentre le richieste di Bondi sarebbero ben superiori (fino a 5 punti). L'obiettivo è comunque quello di ottenere risparmi complessivi di 1,5 miliardi.

Nel comparto del pubblico impiego ci sono le novità maggiori: scontato il taglio dei buoni pasto da 7,5 a 5 euro al giorno, mentre come ultima cartuccia si tiene sempre pronta l'ipotesi di un rinvio del pagamento della tredicesima a gennaio del 2013. La manovra prevede la riduzione della pianta organica: del 20 per cento per i dirigenti, del 10 per cento i dirigenti di secondo livello e del 5 per cento per gli altri ruoli.

 In tutto sarebbero interessati 10 mila dipendenti: chi non accetterà la mobilità, cioè di spostarsi da un ufficio all'altro nell'ambito della Regione, passerà in "cassa" per 2 anni con l'80 per cento dello stipendio e poi 8 mesi in Aspi. A sorpresa spunta anche l'ipotesi di un rafforzamento della manovra: per favorire gli esodi si derogherebbe alla riforma Fornero in modo da mandare in pensione con le vecchie regole anche chi ha maturato i requisiti nei primi mesi di quest'anno.

Sembra concretizzarsi anche il progetto di riduzione delle Province: a fine anno la Corte costituzionale si pronuncerà sul sistema dei tagli previsto dal "Salva Italia", c'è la possibilità che le Province vincano il ricorso e dunque si dovrà nuovamente procedere con legge ordinaria. Si taglieranno da 10 a 40 province con il metodo dell'accorpamento in base a numero di Comuni, superficie e abitanti. Tagli anche per Tribunali e Prefetture: queste ultime in particolare scompariranno dove saranno cancellate le Province. Per i Comuni sopra i 5.000 abitanti è previsto che gestiscano obbligatoriamente i servizi in forma associata.



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commentiCommenti
tutto questo per far si che i nostri soldi paghino gli interessi ...e stiamo rivinando l´italia per salvare l´euro...che soddisfazione. ma questo euro...è cosi importante..e per ..chi
commento inviato il 04/07/2012 alle 0:24 da biagio  
Finalmente una cosa giusta e se i sindacati non riusciranno ad ottenere un c..zo esattamente cosi´ come e´ successo per noi privati ed autonomi, questa e´ veramente una grande opera di uguaglianza oltre che di pulizia. Mi sono sempre chiesto (da oltre 20 anni), perche´ qualcuno la mattina, che si alza dal suo bel lettone e´ sereno e felice, mentre qualcun´altro che si alza da un lettone molto simile, grattandosi le testa, si doveva chiedere cosa fare per svoltare quella giornata e comprare due panini per la famiglia Ecco la risposta : il primo andava a lavorare in circosrizione, al comune o in un bel ministero, mentre il secondo aveva una srl o spa oppure lavorava per una srl o spa o, ancora meglio, era lavoratore AUTONOMO con, nessuno che quel giorno se lo cacava e quindi non era garantitamete pagato da nessuno, eppure era bravo e capace ma questo e´ un altro argomento Evviva
commento inviato il 04/07/2012 alle 1:15 da Evviva  





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