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ROMA / 13-07-2012

GAY, DISCRIMINAZIONI SESSUALI / Per i carabinieri essere gay è degenerazione sessuale

Nel testo del manuale per il concorso a marescialli dell’arma l'omosessualità è definita degenerazione sessuale. Dopo essersi accorto della gaffe il Comando generale correggerà l’errore


Gay e discriminazione sessuale, ultime notizie Roma - Esibizionismo, feticismo, sadismo, masochismo, incestuosità, necrofilia, zoofilia ed infine omosessualità. Essere gay per il Corpo dei Carabinieri non è né più né che una tra le tante degenerazioni sessuali, almeno stando al manuale per il concorso a marescialli dell'Arma. Il comando generale si è reso conto presto della gaffe, o almeno ha dato a vedere di averlo fatto, e ha definito quella che era una vera e propria ingiuria come “un errore che sarà corretto”.

Paola Concia ed Emanuele Fiano hanno definito "inaccettabili e vergognose" le parole del manuale e chiesto al ministro della Difesa "di attivarsi presso il Comandante dei Carabinieri per l'immediato ritiro di quel testo che non fa onore al lavoro di rispetto e tutela che l'Arma svolge da sempre nel nostro Paese". A stretto giro la reazione del Comando generale, che ammette un "errore materiale nella revisione del testo", causato da "un modulo risalente nel tempo e superato" e fa sapere di aver "immediatamente disposto la formale abrogazione del modulo e la conseguente correzione della pubblicazione".

"L'Arma dei Carabinieri - sottolinea il Comando - è in prima linea nella difesa di tutti diritti, come testimoniano concretamente sia le quotidiane attività sul territorio per garantire i cittadini da ogni forma di discriminazione e di violenza, sia i programmi di insegnamento per tutto il personale, ove trovano ampio risalto i diritti umani e la loro assoluta tutela". Nella mattinata, il Comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli "ha avuto modo di chiarire l'increscioso equivoco all'on. Paola Concia nel corso di una conversazione telefonica".

A difesa dell'Arma è intervenuta il ministro del Lavoro, Elsa Fornero. "Noi - puntualizza - siamo severissimi e stigmatizziamo qualsiasi discriminazione, quindi anche questi passi del manuale. Ma bisogna fare attenzione a non usare questo come accusa verso l'Arma". Fornero riferisce quindi di aver sentito a riguardo il "comandante generale. Questo non è l'atteggiamento dei carabinieri", l'omofobia "non è tollerata all'interno dell'Arma", conclude. Soddisfatta per la precisazione del Comando l'ex ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna. "Ero certa - spiega - che la definizione di 'degenerati' riservata agli omosessuali in un manuale distribuito ad aspiranti Carabinieri fosse frutto di un errore, certo non banale o poco grave. L'Arma ha dato una risposta pronta e giusta ritirando il manuale e ribadendo la sua vocazione di sempre".

Duro un altro esponente del Pdl, Alfonso Papa, secondo cui "degenerati sono coloro che hanno compilato il manuale per il concorso. L'equiparazione dell'omosessualità alla zoofilia o alla necrofilia è cosa che non fa ridere e che pare tanto più grave perché inserita non in una barzelletta scherzosa, ma negli atti ufficiali di un manuale da concorso pubblico che andrebbe perciò ritirato".

Un altro esponente del Pdl, Filippo Ascierto, ex carabiniere, invita invece a non montare un caso per una "parola su un manuale datato nel tempo. L'Arma è sempre stata riferimento di tutti i cittadini, facendo rispettare sempre i diritti delle persone e ha dimostrato ogni giorno di essere dalla parte delle vittime dei reati e fermamente contro crimini e abusi di ogni forma".

E' la seconda volta in pochi giorni che l'Arma finisce sotto accusa per omofobia. In precedenza polemiche erano scoppiate per le dichiarazioni del vicecomandante generale dei carabinieri, Clemente Gasparri, che nel corso di una lezione alla Scuola Ufficiali, aveva definito "non pertinente allo status di carabiniere" l'ammissione di essere gay.



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