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MILANO / 20-08-2012

CALCIO TROFEO BERLUSCONI / Milan - Juventus finisce 2-3: il trofeo Berlusconi alla Signora

Un amichevole piena di goal e azioni pericolose: doppietta di Robinho per i rossoneri, la Juventus va in goal con Marchisio, Vidal e Matri


Grande spettacolo calcistico ieri sera al San Siro dove è stata disputata l’amichevole valevole per l’assegnazione del trofeo Berlusconi, ultime notizie calcio Milano - La ventiduesima edizione del ‘Trofeo Luigi Berlusconi’ è stato un anticipo di grande calcio che ha visto la Juventus aggiudicarsi la sfida in casa del Milan.

Il club bianco nero lancia un ulteriore segnale ad una settimana dall’inizio del campionato. Buonissima la prova del giovane Pogba (classe ’93) che abbina grinta e buona tecnica, e di tutto l’attacco bianconero.  Nel Milan buona prestazione di Robinho, mentre deludono Boateng e Pato.

I padroni di casa sono scesi in campo con un inedito 4-3-3: difesa a 4 che vede l’esordio del neo-acquisto Zapata nel mezzo insieme a Yepes, a centrocampo si rivede Flamini con Constant mentre in cabina di regia c’è l’altro nuovo arrivato Montolivo. In avanti, conCassano out e al centro delle voci di mercato, nessuna punta di ruolo, con Boateng schierato come ‘finto nueve’ ed ai lati Robinho che taglia da sinistra ed Emanuelson che si accentra da destra.

Dall’altra parte la Juventus, nonostante le defezioni di Buffon e Pirlo, si schiera con l’ormai classico 3-5-2: retroguardia rivoluzionata rispetto alla prima uscita ufficiale (Lucio-Marrone-Barzagli) e ancora orfana di Chiellini, centrocampo con la variante di Pogba, classe ’93 ed ex gioiellino di Ferguson, a cui sono affidate le chiavi del gioco, con Padoin a destra e il rientro di De Ceglie sull’out sinistro. In attacco spazio alla coppia Vucinic-Giovinco con l’uomo-mercato della sfida, Alessandro Matri, inizialmente in panchina.

Parte bene la squadra rossonera nei primi minuti, con la difesa bianconera che soffre inizialmente i tre uomini offensivi schierati da Allegri. Su una percussione centrale arriva il vantaggio del Milan con Robinho, abile a sfruttare un erroraccio di Storari dopo un’innocua conclusione di Flamini deviata sul palo. La Juve sembra comunque in palla e cresce con il passare dei minuti, il pareggio arriva su un cross di De Ceglie che Marchisio è abilissimo a deviare in porta per l’1-1.

Il Milan cerca il gol su calcio piazzato ma è la Juventus a conquistare metri e a mettere in crisi la retroguardia rossonera grazie ai movimenti di Vucinic e Giovinco che, venendo incontro e facendo uscire i centrali difensivi, creano superiorità numerica per gli inserimenti dei centrocampisti. Ed è proprio su questo tema che la Juventus chiude il primo tempo sul 2-1 grazie ad una verticalizzazione per Vidal, che il giocatore cileno trasforma in gol con estrema freddezza.

La ripresa parte sullo stesso copione del primo tempo. Nonostante la girandola di cambi, è la Juve che cerca di venire fuori e fare gioco mentre il Milan in avanti non si rende pericoloso neanche con l’ingresso di Pato. La nuova coppia d’attacco bianconera, formata da Quagliarella e Matri, sembra in buona forma e dopo qualche minuto di ambientamento trova subito la rete del 3-1 con Matri su un cross proveniente dalla destra. Con il passare dei minuti è Pogba a salire in cattedra con giocate di buon livello a dispetto della giovanissima età.

Ma il Milan non si arrende e Robinho si incunea in area, venendo steso dal neo-entrato Masi: rigore e 3-2 del brasiliano dal dischetto che fissa il risultato finale di una partita piacevole e che, per quanto possa essere amichevole, rimane sempre una classica del calcio italiano che nessuno vuole perdere.

La differenza l’ha fatta l’incisività dei rispettivi attacchi: il tridente milanista spuntato del primo tempo non ha mai dato idea di pericolosità, e neanche l’ingresso nella ripresa dell’evanescente Pato ha migliorato la situazione. Dall’altra parte invece le due coppie viste stasera, Vucinic-Giovinco e Matri-Quagliarella, hanno dato un forte senso di solidità e di pericolosità, favorite forse anche dalla mole di gioco prodotta dal lavoro dei centrocampisti.

Nessun episodio in particolare da segnalare. Vidal ad inizio partita si merita il giallo per un’entrataccia su Montolivo, nella ripresa è Yepes che mostra un certo nervosismo nei confronti di Quagliarella: l’arbitro placa gli animi ammonendo il colombiano. Nel finale Masi stende Robinho che l’aveva saltato: il brasiliano magari si lascia andare troppo facilmente, ma il rigore è una sanzione inevitabile.


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