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ROMA / 27-08-2012
RIFORME ITALIA, GOVERNO / Al via le misure per la crescita del governo Monti
Concorso per la scuola, digitalizzazione, semplificazioni e liberalizzazioni. Questi i grandi capitoli per far ripartire la crescita italiana
Molti gli annunci e pochi i provvedimenti nel settore della crescita, in base a quanto emerge dal Consiglio dei Ministri dello scorso venerdì, ultime notizie Roma - La delicata situazione economica che non prevede ingenti risorse da destinare alla crescita ha per ora portato a molti, forse troppi annunci di provvedimenti. L’unica effettiva decisione è quelle di indire un concorso per gli insegnanti dopo 13 anni di oblio della scuola italiana.
Le misure per la crescita allo studio del governo e soprattutto del titolare dello Sviluppo Economico Corrado Passera sarebbero comunque molteplici: il primo intervento è relativo a un programma di radicale innovazione tecnologica del Paese - ovvero digitalizzazione -, che dovrebbe cercare di conivolgere anche capitali privati, a cui dovrebbe seguire un pacchetto di semplificazioni che dovrebbero facilitare il lavoro delle imprese italiane e di quelle estere che intendono insediarsi nel nostro paese.
Nel settore delle liberalizzazioni il Governo intende redigere una nuova legge sulla concorrenza: l'obiettivo è «rendere più incisive le liberalizzazioni già avviate anticipandone i tempi previsti dall'ordinamento vigente» - da giugno 2013 ad ottobre 2012 - per la presentazione del disegno di legge. In programma anche un ddl che valorizzi il merito «in senso trasversale».
Come anticipato già nei giorni scorsi dal ministro Fornero, nel settore del mercato del lavoro è in agenda una serie di provvedimenti tesi a rafforzare la partecipazione dei lavoratori: il potenziamento dei servizi per l'impiego, delle politiche attive e dell'apprendimento permanente. Il Governo intende poi avviare iniziative per accorciare i tempi della transizione scuola-lavoro e presidiare l'ambito degli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga. Nell'agenda c'è inoltre la stabilizzazione dei contratti a termine o di apprendistato. C'è poi la volontà di razionalizzare gli incentivi per l'imprenditoria giovanile e femminile.
Il Governo ha intenzione di realizzare delle misure finalizzare alla crescita sostenibile, per questo sono in fase di finalizzazione progetti di investimento da presentare al Cipe per 15 miliardi di euro. Tra le misure in programma, ancora, la Strategia energetica nazionale e le norme per favorire le start up. Prevista anche la presentazione di un ulteriore Dl semplificazioni e del nuovo Piano aeroporti. C'è poi la definizione di una procedura autorizzativa unica per la realizzazione delle grandi opere di interesse nazionale.
Per quanto riguarda l’agenda digitale l'obiettivo è l'azzeramento del digital divide di pimo livello e la realizzazione delle reti di nuova generazione. Tra le altre soluzioni, lo sviluppo dell'e-commerce e il rafforzamento degli investimenti nell'Ict, per agevolare il cloud computing.
Anche la scuola viene investita da misure per la digitalizzazione, attraverso la dematerializzazione delle procedure amministrative e dei rapporti con docenti, studenti e famiglie (l'ipotesi delle pagelle online). Si vuole inoltre contrastare la dispersione scolastica, soprattutto al Sud; promuovere l'apprendimento permanente e potenziare l'istruzione primaria tecnico professionale. Fa parte del'agenda la promozione di «metodi trasparenti e oggettivi» di valutazione degli Atenei, e la revisione del sistema di finanziamento universitario. Il Governo intende avviare il processo di razionalizzazione del sistema degli enti pubblici di ricerca.
Per quanto concerne le misure relative ad ambiente e territorio si va dalla chiusura dei contratti di sviluppo per le grandi opere di trasporto ferroviarie e stradali alla approvazione del Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2; dal recupero delle aree industriali dismesse in zone urbane soggette a bonifica alla presentazione di ulteriori norme per la lotta alla contraffazione e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari Made in Italy.
Per quanto riguarda il capitolo beni culturali e turismo l'agenda prevede misure quali la presentazione del Piano strategico per il turismo e lo sviluppo di iniziative di attrattività turistica legate a Expo 2015.
Grandi novità anche nell’ambito della Salute, dove il Governo si propone di riattivare il processo di definizione dei livelli essenziali di assistenza; definire (di concerto e con le Regioni) il Patto per la salute 2013-2015 e riformare la libera professione dei medici (intramoenia).
Prevista anche la riforma dell'Isee, per modificare i criteri di selezione dei soggetti da ammettere alle prestazioni sociali a condizioni agevolate; la revisione delle detrazioni fiscali a vantaggio della famiglia, e favorire la natalità e il rifinanziamento della "carta acquisti" per il 2013.
In ambito diplomatico l'obiettivo del Governo è ratificare gli accordi internazionali in materia fiscale, previdenziale, di promozione e protezione degli investimenti e di cooperazione culturale e scientifica. Tra le azioni in programma, va segnalata l'introduzione di nuovi incentivi per attrarre gli investimenti esteri; la razionalizzazione della rete italiana all'estero (ambasciate, camere di commercio, sedi Ice ed Enit).
Per quanto concerne il capitolo immigrazione troviamo il proseguimento dei programmi di rimpatrio volontario assistito e reintegrazione e il potenziamento della collaborazione con i Paesi della sponda Nord-Africa con particolare riferimento alle iniziative nei confronti della Libia e della Tunisia.
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